Bologna FC
Fogli: “Bisogna investire di più sulla squadra” – 20 mag
Il suo cammino partì dalla Promozione locale, passando all’esordio nel Torino e trascorrendo gloriose stagioni nel Bologna, dove vinse uno scudetto da titolare indiscusso. Concluse la sua carriera a 37 anni, nel Catania, dopo aver vestito la maglia rossonera con Rivera, Lodetti e giocando 13 partite in Nazionale. Ottenne successi anche da allenatore: nel Bologna fece esordire calciatori di spicco come Roberto Mancini, e alla Fiorentina di Batistuta e Rui Costa, dove fu il secondo di Trapattoni.
Più di 300 presenze in rossoblù durante le quali ha distillato calcio puro, quello che ora, di questi tempi, è sempre più difficile trovare. Si sta parlando del campione Romano Fogli, con il quale 1000cuorirossoblu ha avuto il piacere di parlare in esclusiva.
Sig. Fogli, che opinione si è fatto di questa stagione rossoblù?
“E’ stata un’annata altalenante, caratterizzata da più bassi che alti: quando una squadra è composta da tanti giocatori così giovani si rischia di commettere qualche errore di troppo, soprattutto nei momenti decisivi. L’ingenuità gioca brutti scherzi a volte. I veterani hanno insegnato molte cose ai ragazzi, ma spesso hanno sbagliato anche loro o si sono infortunati. Insomma non è stata una stagione molto brillante e fortunata, ma l’importante è che si siano salvati in anticipo. Anche se c’erano già tre squadre retrocesse praticamente ad inizio campionato. Mi auguro che in questo calciomercato arrivino dei giocatori piuttosto importanti, l’età giusta sarebbe 25/26 anni perché hanno già un buon bagaglio di esperienza ma anche margine di crescita.”
Che squadra è il Milan di Montella?
“Anche loro quest’anno hanno avuto svariati alti e bassi, ma giocano sempre un altro campionato rispetto il Bologna. Il Milan dovrebbe essere tra le prime due o tre, ma spesso non sfruttano il loro potenziale al 100% quindi si ritrovano più indietro.”
Ce la farà a disputare i preliminari di Europa League?
“Glielo auguro, le possibilità per farcela ce le hanno, dipende molto dall’umore e dallo spirito dei giocatori.”
Cosa vede nel futuro del Bologna?
“Secondo me è stata un’annata come l’anno scorso, nessun passo in avanti e nessun passo indietro. Avrebbe potuto condurre un campionato diverso, più spensierato, dal momento che Crotone, Palermo e Pescara erano predestinate sin dall’inizio. Ci ha fatto un po’ soffrire, ma d’altronde è normale per i rossoblù. Un po’ di sofferenza serve sempre per apprezzare di più la soddisfazione. Avrei preferito che si piazzasse quantomeno nella parte sinistra della classifica, ha vissuto un passato così glorioso che non vedo l’ora si riprenda ciò che merita, cioè il successo. Penso sia necessario spendere qualche soldo in più per investire sulla squadra, non solo sulle infrastrutture. Sennò continueremo ad avere come unico obiettivo quello di salvarci. Il campionato condotto dall’Atalanta quest’anno deve fare da esempio per tutti; giovani di talento e veterani che giocano in totale sinergia, con una preparazione atletica decisamente sopra la media. Quelli non sono ancora stanchi di correre, non hanno ancora avuto un calo fisico. Inoltre hanno indovinato qualche giovane importante, come Conti che ha fatto 8 gol. L’Atalanta spende anche molti soldi per il reparto giovanile e questo è anche merito dell’allenatore che ha il coraggio di mettere in gioco dei ragazzini. Come d’altronde ha fatto Mihajlovic con un ragazzo di 16 anni, di nome Donnarumma e che oggi è uno dei migliori portieri italiani. Io penso che in tutti i settori giovanili ci siano degli elementi interessanti: se una squadra è a metà classifica, è matematicamente salva e non può più puntare all’Europa, l’allenatore dovrebbe avere il coraggio di metterli in gioco! Bisogna osare! Il calcio italiano preferisce pescare giocatori dall’estero che dal proprio vivaio. Ci vorrebbe davvero poco invece, bisogna avere l’intuito e la prontezza di prendere i ragazzi quando ancora costano poco, come prendemmo noi Mancini, Macina, Tagliaferri e via discorrendo. Mancini ci costò 700mila lire e dopo tre anni lo vendemmo a 4miliardi.”
Come finirà domenica a San Siro?
“Beh, giocare a San Siro non è mai facile. Spero in un pareggino, ma il Milan punta all’Europa quindi la vedo dura. Ma anche il Bologna scenderà in campo con un buono spirito, deve terminare questo campionato nel miglior modo possibile.”
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook