Bologna FC
Forza 4 per Pobega (Stadio)
Pobega domani dovrebbe ottenere la quarta titolarità consecutiva. La sua rinascita potrebbe giovare ai rossoblu in ottica Europa
In queste ultime settimane abbiamo parlato tanto del ritrovato Tommaso Pobega. L’azzurro viene infatti da tre gol in tre settimane, e domani dovrebbe giocare da titolare per la quarta volta consecutiva. In attesa del rientro di Aebischer ed El Azzouzi, insomma, lui il posto se lo è preso. E, anche se ci è voluto un pò, ne è valsa la pena, visto il mediano che abbiamo osservato nelle ultime uscite.
Un trend positivo per Pobega
All’inizio della sua avventura emiliana, l’ex Spezia e Torino è stato rallentato dagli infortuni, per poi servirsi dei due mesi successivi per tornare in forma, dato che durante la passata stagione aveva avuto pochissimo tempo di gioco al Milan. Dopo l’espulsione contro la Lazio, in un match fondamentale, il popolo rossoblu era già pronto a rassegnarsi, ma il bello doveva ancora venire. Monza, Juventus e Torino, tre reti e tre ottime prestazioni che gli sono valse la titolarità. E, probabilmente, costano a Moro la permanenza a Bologna.
Doti e fiducia
Non è mai semplice, Karlsson docet, rientrare in forma dopo una stagione ai margini del progetto. Ed effettivamente tutte le doti dell’azzurro, almeno all’inizio, si vedevano poco. Ora, con una rinnovata fiducia, anche grazie ad Italiano, non solo sta ritrovando lo sfizio del gol, ma anche le sue doti difensive. In 7 gare ha infatti preso parte a 30 contrasti, correndo e schermando molti ardimenti avversari. Non male, e anche i numeri della difesa a dicembre ne hanno giovato.
Voci di mercato
A proposito di difesa, tutto il castello rossoblu potrebbe crollare. Beukema è infatti seguito da Juventus, Atletico e Real Madrid. Il giocatore ha commentato le voci, affermando come faccia piacere sentire i nomi di certe squadre perché è un riconoscimento del suo lavoro. Lui, comunque, si è detto concentrato su Bologna. E per fortuna, visto che, ritrovato un giocatore, non se ne può perdere un altro.
Fonte: Stadio, Dario Cervellati
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