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GdS – Calciomercato, ancora distanza tra Bologna e Torino per Lyanco

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Nulla di fatto, almeno per ora, Lyanco rimane un giocatore del Torino, nonostante la nuova offerta del Bologna. Come accade ormai da diverse sessioni di mercato, l’obiettivo numero uno dei rossoblù è il centrale brasiliano del Torino, graditissimo a Sinisa Mihajlovic, che non manca occasione per chiederlo ai suoi dirigenti.

DISTANZA – C’è ancora una differenza importante tra la richiesta del Torino e l’offerta del Bologna. Il recente incontro tra i dirigenti rossoblù e il DS granata Vagnati ha messo in luce la distanza tra le parti. Il Bologna ha infatti avanzato un’offerta di un milione per il prestito, più 5 per il riscatto. L’offerta non si è affatto avvicinata alla richiesta all’attuale richiesta da 12 milioni, sensibilmente calata rispetto a due stagioni fa, quando Cairo dopo il prestito in Emilia chiese 20 milioni per il cartellino del centrale brasiliano.
Le pretese del Torino evidentemente non nascono certamente dalle prestazioni recenti del difensore, deludente nelle ultime 2 stagioni agli ordini di quattro ben allenatori diversi, quanto piuttosto dalle prospettive di crescita di Lyanco, ancora 24enne, e anche per via dei 9 milioni sborsati dal Toro nell’estate 2017 per portarlo sotto la Mole.

CONCORRENZA – Prospettive di crescita che conosce bene Sinsa Mihajlovic, ma non solo. Infatti, Lyanco ha diverse richieste. Una è quella dello Sporting Lisbona. I portoghesi, neocampioni nazionali, si sono interessati al brasiliano in queste settimane. Un interesse che non giunge nuovo visto che già nelle scorse sessioni il club lusitano aveva sfidato i rossoblù per l’acquisto del centrale classe 1997. Ora, forti di un titolo nazionale ritrovato dopo quasi 20 anni e una guida tecnica giovane come Ruben Amorim, potrebbero tornare alla carica con un’offerta concreta. Il club biancoverde non è però l’unico a fare concorrenza al Bologna: un sondaggio è partito anche dai Balcani e più precisamente da Belgrado, dove il Partizan cerca rinforzi per contrastare il dominio recente della Stella Rossa. Un’alternativa decisamente meno affascinante per Lyanco, ma comunque da tenere d’occhio e sulla quale il Torino potrebbe fare ulteriore leva per alzare il livello delle offerte.

LEADER E ALTERNATIVE – Sinisa ha lanciato Lyanco, quando il tecnico era alla guida del Torino dandogli massima fiducia, la stessa cosa aveva fatto durante i sei mesi di prestito a Bologna. Per il tecnico serbo Lyanco è un potenziale leader difensivo, e sotto la sua guida è convinto che il brasiliano possa crescere ancora. D’altronde Sinisa è evidentemente il suo primo estimatore e per questo gli ha concesso quasi sempre fiducia incondizionata, elemento che probabilmente è mancato a Lyanco con gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina granata: Mazzarri, Longo, Giampaolo e Nicola.
Ovviamente come e quanto Sinisa punti su di lui conta poco nelle dinamiche del mercato, soprattutto quando la distanza tra domanda e offerta è ampia come in questo caso. Ecco perché il Bologna continua a tenere vive diverse alternative, e i nomi sono i soliti: il primo è Kevin Bonifazi, che nella stagione appena conclusa ha ben figurato a Udine e l’Udinese potrebbe riscattare proprio dal Torino per 5 milioni di euro; l’altro nome è sempre quello di Daniele Rugani, per cui la cessione da parte della Juventus sembra inevitabile pur col ritorno di Max Allegri. Ci sono poi le piste low-cost, Nkoulou e Benatia, difensori esperti e svincolati e reduci da esperienze diverse: il camerunense si libererà dal Torino il prossimo 30 giugno, mentre il marocchino ex Juventus è stato offerto dal proprio agente dopo l’addio all’Al Duhail, compagine del Bahrain in cui ha militato per due 2 anni e mezzo.

 

Fonte: Matteo Dalla Vite, La Gazzetta dello Sport

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