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GdS – La consacrazione di Barrow tra Bologna e Gambia
Per Musa Barrow sta arrivando il momento della verità: l’attaccante gambiano, che quest’estate diventerà a tutti gli effetti di proprietà del Bologna, è chiamato a una prova di maturità dopo che nell’ultimo anno ha alternato prestazioni convincenti con prove deludenti. Ora, però, c’è da definire la trattativa con l’Atalanta: alla società orobica devono andare 15 milioni di euro, a Gasperini piace Tomiyasu che potrebbe entrare nella trattativa insieme a uno tra Piccoli, Colley e Melegoni, che potrebbero fare il percorso inverso.
Una volta definito l’acquisto sarà tempo di pensare al campo. Il Bologna non ha un attaccante in doppia cifra dal 2018, quando Simone Verdi arrivò a 10 reti stagionali. Ora tutte le speranze sono racchiuse in Musa: il gambiano è andato vicino alla doppia cifra l’anno scorso, quando nell’era pre e post Covid-19 si fermò a 9 reti, mentre quest’anno si è fermato a 8. Mihajlovic lo ha provato da centravanti ma è stato presto smentito, perché partendo dall’esterno Barrow può davvero far male alle difese avversarie. E’ per questo che Sinisa si aspetta molto da lui, una consacrazione per far sì che il Bologna possa puntare alla parte sinistra della classifica.
Club e Nazionale, perché Barrow a gennaio partirà con il suo Gambia per disputare la Coppa d’Africa, insieme all’altro Musa del Bologna, Juwara. Bologna e Gambia, quest’anno Barrow ha due missioni per consacrarsi definitivamente tra i grandi.
Fonte: Gazzetta dello Sport – Luca Aquino
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