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Gilardino: Genoa – Bologna andata e ritorno

L’allenatore del Grifone ha vestito la maglia del Bologna nel 2012/13, ed ora affronterà per la terza volta sua ex squadra dalla panchina

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Alberto Gilardino sulla panchina del Genoa
Alberto Gilardino (© Genoa CFC)

Domani alle ore 15 il Bologna affronterà il Genoa, attualmente nella zona rossa della classifica. Al diciottesimo posto con appena 5 punti, il Grifone ha dunque un disperato bisogno di vittoria. E il ritorno dei tifosi sulle tribune di Marassi potrebbe creare ancora più difficoltà alla gara ostica dei ragazzi di Italiano. La trama più interessante dell’incontro potrebbe tuttavia risiedere fuori dal campo, e in particolare nella panchina dei liguri. Alberto Gilardino, infatti, ha militato in tutte e due le squadre. 

Il Gilardino calciatore tra Genova e Bologna

L’ex attaccante di Biella da calciatore ha vestito, come già abbiamo precisato, le maglie di Genoa e Bologna.

Alberto Gilardino, in azione con la maglia del Bologna

Alberto Gilardino, in azione con la maglia del Bologna (© Bologna FC 1909)

Arrivato sotto le Due Torri proprio in prestito dal Grifone, il diritto di riscatto non fu esercitato e il Violino tornò subito il terra ligure dopo una convincente stagione sotto la guida di Pioli, chiusa a 13 reti. 

Gli esordi da allenatore

Dopo il ritiro, avvenuto a 36 anni, nel 2018 Gilardino ha iniziato la sua nuova carriera come direttore tecnico e allenatore in seconda al Rezzato, in Serie D. Appena un anno dopo, però, è diventato il primo allenatore della squadra, incarico ricoperto fino a fine stagione. Si, perché la chiamata nel frattempo era arrivata dalla Pro Vercelli, la nobile decaduta per eccellenza, all’epoca, proprio come oggi, in Serie C. Dopo soltanto una stagione tuttavia si è accasato a Siena, ancora una volta in quarta serie, dove ha ottenuto la promozione tramite ripescaggio, salvo poi essere esonerato nella stagione successiva. 

La scalata nel Genoa

Due anni fa, a dare fiducia al biellese è stato proprio il Genoa, ingaggiandolo come allenatore della formazione Primavera. Incarico che è durato poco, perché dopo 13 gare (11 vittorie e due pareggi), l’esonero di Alex Blessin gli ha spianato la strada per quello che è ancora il suo ruolo. Da mister della prima squadra, in 74 partite tra Serie A e B ha ottenuto 31 vittorie e 21 pareggi, guadagnandosi la panchina in modo convincente. 

Durante la scorsa stagione, gli incroci contro il Bologna, i primi da allenatore, gli hanno portato bene, con una vittoria ed un pareggio. Ma ora i rossoblu hanno più motivazione rispetto all’ultima dell’era Motta, e la partita sarà decisamente diversa. La parola spetta, come sempre, al campo.

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