Bologna FC
Giovanni Sartori il prestigiatore: le sue tre magie
Chievo, Atalanta e Bologna: ecco le tre imprese del geniale Sartori
Giovanni Sartori l’ha fatto di nuovo.
Arrivato sotto le due torri nel 2022 come Responsabile dell’Area Tecnica del Bologna FC, l’ex calciatore e dirigente sportivo lodigiano ha preso in mano una squadra tredicesima in classifica e l’ha man mano trasformata. Oggi, due anni dopo, il Bologna sta per chiudere una delle più belle stagioni della sua storia: a due giornate dalla fine del campionato, i rossoblù guidati dal mister italo-brasiliano Thiago Motta (diventato un vero e proprio idolo in città) non soltanto sono terzi in classifica a quota 67 punti, ma hanno anche (e soprattutto) centrato l’aritmetica qualificazione in UEFA Champions League, la più celebre competizione calcistica d’Europa.
Si tratta di un traguardo storico, dal momento che l’ultima apparizione del Bologna in una coppa europea risale a 22 anni fa, quando il Fulham eliminò i felsinei di Francesco Guidolin dalla Coppa Intertoto: era il 2002. Ma per trovare l’ultima partecipazione del Bologna alla Champions bisogna addirittura andare indietro di ben 60 anni, tornando al 1964.
Tutti i colpi di mercato di Giovanni Sartori
Quest’anno, però, la squadra rossoblù ha militato in zona Europa per 29 giornate totali. Adesso il sogno è finalmente diventato realtà. Quel genio di Giovanni Sartori (sostenuto anche dalla presidenza Saputo che ha preso in gestione il club nel 2014) ha rivoluzionato la rosa bolognese e in una manciata di stagioni ha portato sotto le due torri gioiellini scovati da ogni angolo del continente (e anche oltre). Quasi tutti i neo-acquisti arrivati a Bologna all’inizio della stagione si sono ritagliati uno spazio importante sul campo da gioco, diventando i protagonisti di questa storica annata di Serie A.
L’attacco e il centrocampo
Primo tra tutti Joshua Zirkzee. Dopo un’anonima stagione 2022-2023 (nella quale ha segnato solo due reti), l’attaccante olandese è infatti sbocciato, collezionando 11 gol stagionali e conquistando il titolo di capocannoniere della squadra. Per completare il reparto offensivo rossoblù, Sartori è però andato a scovare altre perle, tra cui lo svizzero classe 2000 Dan Ndoye (che con la sua velocità ha dato filo da torcere a tutti gli avversari) e il danese Jens Odgaard (a segno due volte in otto presenze con la casacca del Bologna). A centrocampo si sono invece rivelati fondamentali l’ex Atalanta e Nottingham Forest Remo Freuler, che grazie alla sua esperienza è diventato uno dei titolarissimi di Motta arrivando anche a indossare la fascia di capitano dopo l’infortunio di Ferguson, e il belga ex Milan Alexis Saelemakers, che finora ha siglato 4 reti giocando sia come attaccante che come centrocampista.
Il reparto difensivo
Ma quest’anno il vero fiore all’occhiello del Bologna di Thiago Motta è stato il reparto difensivo. Con 26 reti subite finora, quella rossoblù è infatti la seconda miglior difesa della Serie A 2023-2024. Il merito ovviamente è di pilastri come Stefan Posch e Jhon Lucumì, ma anche di tre tra i migliori acquisti fatti quest’anno dalla società. Parliamo di Victor Kristiansen, di Sam Beukema e ovviamente di Riccardo Calafiori, una vera e propria rivelazione del nostro campionato.
Atalanta e Chievo Verona: le altre imprese di Sartori
Tutta questa digressione per dire che non è un caso se abbiamo cominciato questo articolo con la frase «È successo di nuovo». A quanto pare, infatti, Sartori la magia ce l’ha nel sangue.
Prima del Bologna, Giovanni ha rivestito il ruolo di direttore sportivo nel Chievo Verona di Luca Campedelli. Un incarico durato più di un ventennio (dal 1992 al 2014), culminato, nei primi anni Duemila, con il cosiddetto “Miracolo Chievo“. La squadra del piccolo borgo veronese inizia un’incredibile scalata dalla Serie C fino alla Serie A, arrivando persino a raggiungere i preliminari di Champions nel 2006 e partecipando due volte alla Coppa UEFA (l’attuale Europa League). Tra gli artefici, oltre al presidente Campedelli e al mister Luigi Delneri, ovviamente troviamo anche Giovanni Sartori.
Nel 2014, poi, Sartori lascia la società gialloblù e accetta l’incarico di Responsabile dell’Area Tecnica dell’Atalanta. A Bergamo la storia si ripete: grazie all’arrivo di talenti come Papu Gomez, Toloi, De Roon e lo stesso Freuler, in un paio di anni la Dea compie un impressionante salto di qualità. A partire dalla stagione 2016-2017 la panchina nerazzurra è affidata a Gian Piero Gasperini: con la prima qualificazione in Europa League, l’Atalanta diventa una una delle più temibili squadre italiane. Da questo momento gli orobici entrano a far parte delle big della Serie A, militando costantemente nella parte alta della classifica e riuscendo anche ad affermare il proprio gioco nelle competizioni europee.
Ed ecco che arriviamo ai giorni nostri. Nella città emiliana Sartori ha già compiuto un mezzo miracolo: ormai tutti si chiedono quali altri obiettivi potrà raggiungere questo Bologna.
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook