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Gli Uomini della Domenica: Mattia Destro e Adam Masina – 4 dic

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“Se il passato è stato imperfetto, andare oltre è l’imperativo”.

 

Partirei da qui, da una frase contenuta in un mixtape di un rapper romano, la cui paternità appartiene però a un ragazzo di Olbia, per questo motivo l’ho scelta proprio per la partita di oggi: penso sia un surplus dire che è En?gma a pronunciarla, ed eviterò quindi di iniziare un lunghissimo discorso sull’hip-hop che, adesso, nel contesto in cui ci troviamo, c’entra come i cavoli a merenda.

Torniamo quindi alla frase con la quale inizia l’articolo, perché rappresenta appieno lo spirito di due calciatori che ieri hanno raddrizzato una partita che sembrava storta non solo per demeriti rossoblù. Bologna – Cagliari, che per i felsinei rappresentava l’opportunità di allungare sempre più su quel manipolo di squadre che albergano tra il nono e il dodicesimo posto, soprattutto dopo la fantastica vittoria e prestazione di settimana scorsa contro la Sampdoria, rivelazione di questo campionato, si stava invece trasformando in un incubo a occhi aperti quando Joao Pedro, approfittando di un errore di coppia di De Maio e Maietta, ha trafitto Mirante, sul finire del primo tempo, con quello che è risultato, di fatto, l’unico tiro in porta della squadra isolana nella prima frazione.

 

“Se il passato è stato imperfetto andare oltre è l’imperativo”.

Capitolo 1: Il Gol (Mattia Destro).

Alla fine, il Calcio è semplice, senza troppi giri di parole: se fai gol, hai buone possibilità di portarti a casa il risultato. Non sempre, questo è chiaro, e non tutta la posta in palio (dipende da come si mette la partita), ma è quello il gesto tecnico attorno al quale ruota il mondo pallonaro.

Ora, un passo indietro: abbiamo un attaccante di Ascoli Piceno che, dall’inizio della stagione calcistica 2017-18 è stato solo – o quasi – criticato, per lo scarso rendimento e perché non ha mai trovato il gol.

Sul primo punto ci saranno sempre pareri discordanti, sul secondo intervengo a gamba tesa dicendo che viene difficile trovare il gol se (ed è) il classico, patologico, cronico problema rossoblù è che non arrivano i palloni giusti.

Poi, di colpo, succede che non trovi più spazio in campo, un po’ perché un ragazzino di 35 anni è di caratura superiore e dà fiducia alla squadra e al tecnico, un po’ perché un ragazzino di 21 anni di nome Bruno è in forma, e sembra sia giusto dargli continuità.

Tu rimani in panchina, sappiamo che non ti va bene, ma lo accetti, da professionista quale sei.

Arriva la trasferta di Verona, sponda Hellas: lì il cambiamento. L’allenatore, quel Roberto Donadoni che ti ha sempre dato fiducia (quando era giusto darla) ti schiera titolare e tu, puntuale, metti a referto la prima rete stagionale, sfoderi una prestazione di sacrificio e coraggio e ti prendi gli applausi della tua tifoseria.

Poi Sampdoria e infine, oggi, Cagliari: più in alto di tutti, sull’ascensore per prendere quel pallone, poi la mano all’orecchio, a sentire il proprio nome urlato forte, ancora più forte, scandite bene il cognome cavolo che non Vi sento. E il merito è suo, ma anche di Chi, nel momento di maggiore difficoltà gli ha fatto capire che, per giocare in questa squadra, bisognava che si ritrovasse (citofonare Roberto Donadoni per maggiori spiegazioni). E anche di quel ragazzino di 35 anni che, ne siamo sicuri, in questi mesi, ha saputo aiutare un attaccante che sembrava essersi perso; salvo ritrovarsi ora più che mai, pronto per trascinare la sua squadra il più in alto possibile, alto come dove è andato ad incocciare quel pallone di testa ieri pomeriggio.

E poi forte, tutto lo stadio … MA TTI A …… DE STRO…..

 

 

“Se il passato è stato imperfetto andare oltre è l’imperativo”.

Capitolo 2: L’Assist (Adam Masina).

Critiche su critiche su critiche. Non riesci a mantenere fede alle aspettative. Pesano troppo; in realtà ciò che pesa troppo sono stati quei primi due campionati, ma tant’è, acqua passata, è ora di iniziare a pensare maggiormente al presente e anche al futuro (maledetto contratto).

La partita contro l’Hellas Verona centra anche qui, ma assume tutt’altro significato, tutt’altri contorni, più cupi e tetri. Qui abbiamo un terzino, cresciuto (non solo calcisticamente) a Bologna che, dopo 35’ minuti nei quali commette un grave errore, viene sostituito. Lacrime copiose sul volto, che sono lacrime sincere nulla di più, lacrime di un ragazzo (è questo spesso che ci dimentichiamo, sono ragazzi come Noi che hanno trasformato una passione in sogno) al quale sembra non essere perdonato nulla.

Una settimana dopo, ci si mette di mezzo il Destino: espulsione per il terzino che è partito titolare al suo posto, ed ecco la chance che nuovamente si palesa davanti a Lui, che gli bussa alla porta, lo guarda e, con una faccia che lascia ben poco all’immaginazione gli dice “Beh, che fai, mi sprechi anche questa volta?”.

Eh no, stavolta no, stavolta è troppo importante per buttare tutto alle ortiche con errori banali. Stavolta si fa sul serio: 45 minuti per strappare applausi al proprio pubblico e poi via, per primo dentro al tunnel che porta negli spogliatoi, con i lacrimoni sulle guance, perché, alla fine, sei un ragazzo che ha bisogno di sfogarsi, di lasciare andare tante emozioni tutte insieme.

Bologna – Cagliari, piglio giusto dal primo minuto, con l’avversario di fascia, quel Simone Padoin che calpesta i campi di Serie A da parecchi anni, che è apparso in difficoltà davanti alla tua forza fisica e alla tua dirompenza atletica di oggi, portate dalla consapevolezza che, se giochi con la testa sgombra, puoi dire la tua. Poi, a 10’ dalla fine, il pallone ricevuto da Palacio: stop, uno sguardo in mezzo e un cross perfetto, che sembra coronare una settimana, una stagione di critiche. Le mettiamo a tacere per almeno 7 giorni, in un cassetto: sappiamo che torneranno fuori alla prima difficoltà, ma fino a quel momento ci godiamo il riscatto. Il riscatto di un ragazzo di nome Adam Masina che oggi ha saputo rialzarsi dalla polvere delle tante, troppe parole spese sul suo conto. Alle volte spese giustamente, ma per un po’, ora, proviamo a rimanere in silenzio …

 

Bologna – Cagliari è stata la rivincita dei criticati a prescindere, di coloro i quali fanno storcere il naso a quei tifosi incapaci di accontentarsi. Due giocatori che sembrano essersi ritrovati, anzi no, due giocatori che si SONO ritrovati. E allora avanti così, che altre parole sono superflue. Facciamo parlare i fatti (e le immagini) …

 

Gli Uomini della Domenica: Mattia Destro e Adam Masina.

 

“Se il passato è stato imperfetto andare oltre è l’imperativo”.

 

Ricordatelo sempre.

 

 

Foto Destro: Corriere dello Sport

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