Bologna FC
Grandi Pensieri di Mattia Grandi
Un pareggio raccolto in extremis al Ferraris di Genova sponda Sampdoria mantiene imbattuta la gestione Ballardini sulla panchina del Bologna. Tre partite, tre punti. Secondo match consecutivo raddrizzato in pieno recupero dopo una prestazione soporifera della squadra felsinea che manifesta le croniche carenze strutturali. La Dea Bendata siede al fianco del Mister ravennate in tribuna per squalifica, nove volte su dieci (per come si era messa) queste partite si perdono. Poche idee e confuse sulla mediana, l’osservato speciale Diamanti non brilla, i palloni in zona d’attacco si contano sulla punta delle dita di una mano. Come i tiri totali nello specchio della porta di marca petroniana. I meriti rossoblu sono quelli di non incassare il colpo del k.o. doriano e mantenere in vita l’incontro fino all’ultima pulsazione. Caparbio il tandem Regno-Ballardini nella salvaguardia dell’opzione Lazaros, ancora una volta titolare, e nell’inserimento in campo di Moscardelli. Da un pallone gestito saggiamente da Natali nelle retrovie, passato dai piedi del barbuto numero dieci per la corsa del greco, nasce il fallo da rigore dell’ex Costa. Netto, sacrosanto. Dal dischetto la calma olimpica di MandAlino frutta il pareggio con il capitano che si stampa la L di Loser su una fronte passibile di svariate interpretazioni. Poco importa ai fini del risultato, sarà frutto dell’istrionica indole del biondo ventitre. La Samp di Sinisa ai punti meglio del Bologna. Centrocampo fisico e dinamico, uso costante delle corsie esterne, un trottolino dinamitardo avanzato come Eder, un cinico Gabbiadini a bersaglio pieno contro gli ex compagni. Le quattro lunghezze di vantaggio dei liguri in classifica passano da qui, non siamo certamente al cospetto di un gruppo di marziani. Il puntaccio from Zena tiene a galla gli emiliani sul terz’ultimo posto con un nugolo di sette, otto compagini invischiate nelle acri polveri della bassa classifica. A cinque giorni dalla fine della sessione invernale del calciomercato non si registrano significativi movimenti in entrata ed in uscita dai cancelli di Casteldebole. Logico attendersi una full immersion settimanale che non avrà, presumibilmente, i canoni della rivoluzione. Appianato l’eco mediatico del quasi trasferimento asiatico di Diamanti, il Bologna cerca dai saldi stagionali un paio di pedine a centrocampo in grado di rivitalizzare un reparto sterile di iniziativa. Donati e Guana sono piste calde, meglio il primo per curriculum e pedigree. Qualcosa succederà anche in attacco, difficile rivedere uno tra Moscardelli e Acquafresca tra i convocati di sabato prossimo contro l’Udinese. Auguro soprattutto a Robert di trovare in altri lidi la serenità necessaria per riconquistare il piacere del proprio lavoro, la sua permanenza bolognese è un calvario. Difesa puntellata dal rientro di Cherubin, Curci positivo anche nella domenica doriana.
Mattia Grandi
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