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Bologna

Grandi Pensieri di Mattia Grandi

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Maledetti giornalisti che inventano sempre una serie di vaccate per vendere i giornali. Perchè scrivere certe cose? Perchè destabilizzare un ambiente compatto ed unito con certe illazioni? Esoneri, sfiducia, spogliatoio spaccato e addirittura l’avanzato stato della trattativa con Roberto Baggio. No, così è troppo. Ecco il colpevole della nuova fiction in prima serata griffata Bfc 1909: la stampa. Tutto il resto funziona bene invece, per fortuna. Senza parole, come canterebbe Vasco Rossi. Partiamo dagli aspetti positivi che sono soltanto due: vittoria vitale con il Genoa, ritorno di Salvatore Bagni sotto alle Due Torri. La fondamentale affermazione domenicale contro lo sterile grifone ligure proietta magicamente il Bologna un punto sopra agli inferi della zona retrocessione. Prestazione orgogliosa per la compagine felsinea in un match all’ora di pranzo, francamente, inguardabile. Merito anche degli ospiti che con un solo tiro in porta nell’arco dei novanta minuti partecipano di diritto alla prossima puntata di “Chi l’ha visto?”. Una partita incanalata sui binari del pareggio ad occhiale scongiurato dall’intuizione dell’unico giocatore di casa in grado di fare la differenza: Diamanti. Segna e non esulta. E’ arrabbiato e non lo cela nelle interviste del dopo partita. Con chi? Con chi parla sempre troppo e alla cazzo (cit. Alino). Allora è una congiura. Il resto però va tutto bene, per fortuna. In tribuna si rivede il sorriso genuino del romagnolo Bagni, persona competente, affabile, educata e valido professionista. Il cameback in Emilia, appianate le pendenti divergenze legali, è quantomeno garanzia di competenza per quelle che saranno le future e assennate operazioni di mercato in casa bolognese. Uno stadio intero acclama Stefano Pioli, occorre prenderne atto. Ho sempre parteggiato per il suo allontanamento dalla panchina rossoblu solo, ed esclusivamente, per due motivazioni: 1)tacito e protratto silenzio a volte rafforzato da dichiarazioni depistatorie in merito alla valenza della propria rosa e all’operato, almeno discutibile, della propria società. Aziendalista perfetto, per me, anche troppo. 2)avendo a disposizione un organico platealmente debole non porta alcun valore aggiunto e cade in una veritiera confusione tecnica. Non discuto il professionista per l’impegno profuso. Io, sfortunatamente, non ho mai percepito un milione di euro di stipendio annuo, a parti invertite (e con lo stesso benefit) forse sarei il Lino Linguetta della situazione. Boh. Fatto sta che da designata vittima sacrificale si trasforma nel supereroe della nebbiosa domenica dicembrina. Pioli è una persona intelligente e scaltra. Lucidamente consapevole del teorema di proporzionalità diretta che porta i voli pindarici societari ad una costante rivalutazione della sua figura nella proiezione della piazza. Secondo me casca inevitabilmente sempre in piedi o quasi, c’è un alibi nemmeno tanto occulto alle spalle. Lo sa anche lui. Baggio sì, Baggio no. Stando alle dichiarazioni del Presidente ed alla stessa deposizione di Pioli in sala stampa, lo stato maggiore rossoblu non ha mai valutato in questa settimana altri timonieri tecnici. Quindi Baggio transita da Bologna per recarsi all’Isokinetic e Petrone lo accompagna in città per la corsa al regalo natalizio nelle ridenti vetrine di via Indipendenza. E qualche sondaggino con Malesani o Cosmi? No! Scherziamo? Eresia. Il resto però va tutto bene, per fortuna. Sembra una fiction ma è la realtà. La verità? Pioli con le valigie in mano, scaricato anche da una parte dei suoi giocatori, traghettatore (Colucci?) alle prese con qualche grattacapo, Baggio, operazione mediatica eccellente (meno dal punto di vista delle garanzie tecniche) con cachet faraonico. Finale scontato: vittoria con il Genoa e tutti a taralucci e vino con Stefanino. Colpa dei giornalisti e delle chiacchiere da corridoio. E se dietro a tutto questo casino ci fosse anche il becco di un fidato giornalista? Sarebbe davvero un gigantesco colpo di teatro. Ho la sensazione che non sia finita qui, lo scopriremo nella prossima puntata perchè il resto, per fortuna, va tutto bene.

Mattia Grandi    

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