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Grandi Pensieri di Mattia Grandi

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Una squadra della mediocrità del Bologna non può permettersi di perdere una partita a Bergamo con due errori macroscopici del suo portiere. Inevitabile la crocifissione mediatica generalizzata di Curci, protagonista recidivo in negativo di una prima parte di stagione gravemente insufficiente. Poi le colpe non sono mica solo quelle dell’estremo difensore, ci sono per esempio responsabilità anche da parte dell’allenatore. Giocatori fuori ruolo, sacrificati, modulo poco convincente, cambi tardivi e una gestione logistica pasticciona. E’ la seconda, terza volta che Pioli, a risultato praticamente acquisito, toglie metri e coraggio alla propria squadra esponendosi al possesso palla avversario. Abbassare il baricentro togliendo dal campo Cristaldo per inserire Lazaros, perchè coprirsi e rinunciare alle due punte per difendere un pareggio contro questa Atalanta? Ho perfino pensato di vincere la partita. Il tiro al volo di Garics sul finale sfiora il colpo corsaro al cospetto di una Dea decimata, generosa ma sterilina. Un’altra partita abominevole dal punto di vista della spettacolarità che regala i tre punti a chi ci crede di più. Non potrà essere sempre un caso o sempre la sfortuna, è un insieme di fattori nel quale concorrono le disgrazie di Curci, le scelte tecniche e la mediocrità conclamata della squadra. Se in un qualche modo l’inedita linea difensiva di giornata regge il confronto atalantino, il disastro si consuma a centrocampo dove il Bologna regala tre giocatori e mezzo. Impalpabili Kone (fondamentale però per lo staff medico sanitario) e Laxalt, inspiegabile Khrin, discontinuo Diamanti. Il nazionale non è più decisivo come un tempo, è nervoso, scorbutico e spesso testardo. Poi dal suo piede parte il cross per l’azione dell’1-1, ma da Diamanti ci si aspetta ben altro. O forse ci siamo abituati bene. Dipende dai punti di vista. L’ingresso in campo di Della Rocca mostra un giocatore in totale amnesia, avulso da ogni logica, impreciso e fallace. Il tentato sombrero a centrocampo darà il la alla ripartenza fatale bergamasca. In serie A anche questo va computato. Segna Rolando Bianchi e per la legge dei grandi numeri non poteva essere diverso. Marca a porta vuota nel più facile dei tap-in, mi auguro che, per il suo bene e per quello del Bologna, questa marcatura rappresenti la decisiva sterzata. Ora pausa per impegni della Nazionale, otto giocatori si allontaneranno da Bologna per rispondere alle convocazioni delle rispettive rappresentative e al rientro un comodo pockerino Inter, Parma, Juve, Fiorentina. Quanti punti facciamo? Due, massimo tre. Da quattro in su è brodo grasso. Recupereranno anche tutti gli infortunati, anche Stojanovic, giusto per buttare li un nome. Poi a me tra i pali piace tantissimo anche Agliardi. Curci no, è uno dei migliori portieri italiani solo per le fole di Pioli, Zanzi e Guaraldi.

Mattia Grandi  

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