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Grandi Pensieri di Mattia Grandi

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Ci sarebbero gli estremi per una petizione al Codacons. Già perchè visto che esistono prove audio/video griffate Sky con tanto di dichiarazioni rassicuranti e sulla base di queste io potrei aver deciso di sottoscrivere un abbonamento stagionale…adesso cosa faccio? Sono stato raggirato o no? Ci sarebbe un raccoglitore etichettato per queste situazioni, ma onde evitare il pignoramento della solita Mazda3 per pagarmi gli avvocati, lascio all’immaginario collettivo i caratteri cubitali impressi sull’etichetta… Parliamo di una grossa panzana avvalorata dall’incantevole iter delle ultime settimane dove, la valutazione di uno dei gioielli di famiglia (Zanzi docet, c’è sempre il video) incedibile salvo offerte vergognose viene accompagnato alla Pinetina mano nella mano. Una resa consensuale dove la cifra del 50% dell’ex Taider (5,5 mln, 6 mln poco importa) la decide il rinnovato tandem Moratti-Thohir e le contropartite tecniche (Laxalt) forse Paperino. Poi, il colpo di teatro sarà sulla metodica di saldo dell’operazione, spalmabile in 3 anni…serve altro…un cappuccino in Corso Vittorio Emanuele II° n.9, no?! Io a volte mi immagino le ghignate che si fanno i dirigenti nerazzurri prima di telefonare ai colleghi emiliani, sarà una sorta di passatempo…perchè così, signori, la credibilità, la serietà e la coerenza si vanno a far benedire. Le stesse che sarebbero gradite nei confronti dei fruitori di uno spettacolo chiamato calcio, i tifosi, che sono clienti in quanto titolari di abbonamento o biglietto. Un atto di fede perchè anticipo soldi sulla fiducia, sulla credibilità. Così non va bene per niente, ma è difficile dire pubblicamente che l’unica asticella alta è quella della difficoltà. Ora io mi aspetterei due parole da parte di qualcuno (presidente, ds e allenatore nell’ordine) ma sono un inguaribile cacciatore di chimere. Immagino che il verbo sarà proferito alla prima prestazione convincente della squadra perchè è comodo mettere il faccione quando il vento è favorevole. Qualcuno però dovrebbe spiegare ai clienti (i tifosi) che non essendoci pilla in cassa ed avendo incombenze imminenti occorre sacrificare tutto il sacrificabile. E il monte ingaggi? Diminuito? Nemmeno quello cala, altra magica alchimia. E i giovani? La corsia preferenziale con gli amici della Milano bene nerazzurra è stata inaugurata dall’affaire Capello che non voleva assolutamente restare a Bologna. Sapete cosa vi dico? Non ci starei nemmeno io. Chissà come è contento Diamanti. Tieni botta Alino, è questione di meno di un anno solare. Però, attenzione perchè Perez, Cech e forse Grozav sono tre begli innesti. Il primo manifesta preoccupazione in conferenza stampa, non ha svolto una adeguata preparazione ma bacchetta i giornalisti impartendo la lezioncina del rispetto. Trincerarsi sempre dietro motivi comportamentali personali non vale. Ti hanno fatto il gioco delle tre carte a maggio? Hai provato a ritagliarti l’ingaggione pre pensionamento? Allora Ruso, se c’è qualcosa da dire si dice a chiare lettere per lo stesso principio del rispetto sottolineato in sala stampa. Diventa l’imbarazzante comizio di Pazienza ad Andalo sotto al tendone “Press”. Bocca cucita, allusioni, sono cose sue. Escluso, chiaramente, sfighe mediche e problemi famigliari, cosa volete chiedere a Pazienza dopo la splendida annata appena disputata? Scusate, ma il rispetto di cui parlano tutti dov’è? Cos’è? Non dovrà mica essere a senso unico. Per la cronaca, Cech fino ad ieri era disoccupato, una roba da Equipe Romagna, per intenderci. Poi il Bologna dalla simpatica compagnia di Magrini piluccò uno dei più bravi terzini della sua storia recente: Paramatti. Però c’erano Uliveri, Oriali e Gazzoni. Mi mancano tutti e tre. Speriamo di bissare l’intuizione. Arriva o no Grozav che tra due giorni comincia il campionato? Se lo regalano sì, altrimenti riga, non puoi mica farli fessi quelli dell’Est. Dettaglio non di poco conto in uno dei calciomercati più grigi della storia rossoblu. Manca ancora una decina di giorni alla chiusura delle trattative, giuro che se mi smentiscono con pirotecnici affari potete chiamarmi Cacao…da qui all’eternità.

Mattia Grandi  

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