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Bologna FC

Grandi Pensieri di Mattia Grandi

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Pensavo di aver esaurito la fantasia con la tornata elettorale invece il Bologna batte la quotata Fiorentina con un goal di Motta ed uno del greco Lazaros (il cognome è troppo peso da scrivere) al debutto. Doppia libidine coi fiocchi come direbbe Gerry Calà. Il Bologna legittima l’affermazione con un secondo tempo concreto, corposo, fisico, orgoglioso, tecnico e caparbio. C’è tutto nei secondi quarantacinque minuti della compagine di Pioli che vince il duello in panchina con l’osannato Montella. Stefanino è il Re Mida di giornata, trasforma in oro tutto quello che tocca e l’ingresso in campo del greco, con conseguente goal partita, è una roba da libro Cuore. Vincenzino invece è impalpabile, cicca clamorosamente la chiave tattica di lettura della seconda frazione di gioco, tarda oltremodo le sostituzioni eclissandosi insieme ai suoi uomini. Sul fraseggio di centrocampo i viola (nonostante l’assenza di Pizarro) mostrano più qualità e quantità del Bologna ma nel momento decisivo del match la differenza, spesso, la fanno quelli con i piedi buoni. Jovetic scompare, Diamanti sale in cattedra e dimostra che oggi, nel campionato italiano, lui è un top player. Valutazione commerciale di Jovetic? 20 milioni di euro o giù di li, è giovane, ha un futuro roseo davanti. Verissimo. Diamanti però nel presente è devastante. Sarebbe bellissimo tenerlo stretto anche il prossimo anno. Difficile, dalle sue gambe passa la salvezza sul campo e quella societaria, salvo scossoni tellurici sempre in agguato. Poi i soldoni russi sono tanti, cifre che sistemano Alino e le prossime tre generazioni della sua dinastia. Solitamente davanti a quelle cifre si cede. Diamo però a Cesare quello che è di Cesare. Il peso specifico di Alessandro Diamanti nella probabilissima salvezza anticipata del Bologna è altissimo. Quanto? Per me almeno il 70%. Lui cambia le partite e di questi giocatori in Italia ce ne sono pochissimi. La grinta e la caparbietà con la quale mette lo zampino nel goal di Lazaros, i suoi calci piazzati, gli assist, le punizioni, i rigori, la fantasia, i dribbling…in due parole: il calcio. Il Bologna dipende da Alino e questo a lui piace, tantissimo. Può essere un limite o un elemento di prevedibilità, è il rovescio della medaglia. Poi è chiaro che il calcio si gioca in undici e non è giusto sminuire l’onesto contributo dell’altra decina in campo. L’imprescindibile però è lui, parliamoci chiaro. Stasera voglio rimarcare anche la prestazione di Morleo. Un giocatore generoso, uno di grande corsa, a volte arruffone, inconcludente (specie sui cross) ma, a mio modesto parere, in un computo globale, il migliore degli esterni tra sinistra e destra. Detto tra noi, Motta fino al goal era da Tribunale dell’Inquisizione, poi  segna ed è graziato ma l’analisi occorre farla a 360°, lucidi e onesti. Rivedibilissimo e scarsissimo da inizio anno. Solita disattenzione difensiva pagata con rete al passivo, la Florentia ne fa due catastrofiche, bene così. Sicuro Curci, non mi finiscono Khrin e Taider, per me uno vale l’altro. Lazaros è l’eroe di giornata, una bella favola sull’asse Emilia-Ellenica. Sarebbe facile esaltarsi, limitiamoci a congratularci con chi l’ha portato da queste parti, se son rose continueranno a fiorire. In conclusione, più otto sulla terz’ultima, ve lo dicevo di stare tranquilli. Le tre che retrocedono sono quelle, sono le più scarse ed è giusto così.

Mattia Grandi  

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