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Il Resto Del Carlino – Al Bologna serve più incisività in attacco

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Il Bologna ha bisogno della qualità dei suoi giocatori e soprattutto di quelli che lo scorso anno fecero la differenza anche in termini di reti realizzate. Orsolini e Posch la passata stagione hanno avuto un rendimento eccezionale anche in senso realizzativo. L’esterno sotto l’ala di Thiago Motta ha vissuto la sua miglior stagione realizzativa con ben 11 reti, mentre l’austriaco ha segnato sei gol, che lo hanno reso il miglior marcatore tra i difensori dei migliori cinque campionati europei.

Partenza con difficoltà

In questo inizio i due giocatori stanno facendo fatica a incidere. L’italiano è finito in panchina tre volte su quattro partite, con l’unica da titolare a Torino. Situazione che ha assaggiato anche Posch nell’ultima uscita contro il Verona. Le prestazioni di una stagione fa hanno fatto aumentare le responsabilità e le aspettative. Orsolini ha rinnovato con un ingaggio importante di 1,8 milioni di euro ed entrambi i giocatori hanno ereditato la fascia di capitano, ma aldilà della fiducia mostrata dalla società e dallo staff tecnico i rossoblù devono riuscire ad essere più incisivi e tornare a segnare di più. Al momento i tre gol segnati in 4 giornate non possono essere un numero soddisfacente.

Orsolini e Posch: aumentano le responsabilità

Altro dettaglio è che il tecnico per le partite punta su chi sta meglio durante la settimana e dopo la rivoluzione della rosa in estate, Motta ha bisogno di trovare una formazione più definitiva sulla quale lavorare. La sensazione è che il ballottaggio De Silvestri-Posch e Karlsson-Orsolini continui ancora e possa anche andare a favore dei primi due. Il tecnico pretende sia da Orso che dall’austriaco, soprattutto anche a livello mentale, devono fare quella crescita che serve per gestire le nuove responsabilità. Le difficoltà dell’esterno sono anche legate all’infortunio patito nel finale della scorsa stagione e che lo ha tenuto lontano da tutta la preparazione estiva.

Centrocampista offensivo

Un altro reparto che ha risentito del cambiamento estivo è stato il centrocampo con Dominguez e Schouten che hanno lasciato Bologna. Ferguson ha così preso il ruolo di leader a centrocampo ed è riuscito anche a segnare contro la Juventus, partita in cui ha sfiorato la doppietta. Non a caso a Torino in campo c’erano nove giocatori su undici, che erano in rosa l’anno scorso e questo ci aiuta a capire quanto sia importante la chimica in campo. Quando Thiago ha iniziato a schierare i nuovi, sono venute meno le prestazioni come contro Verona e Cagliari dove il Bologna ha faticato.

Per la questione dei gol c’è da lavorare anche sullo stesso Ferguson che insieme a Orsolini e Posch avevano raccolto 24 gol sui 53 segnati. Un bottino importante se si considera che rappresenta quasi la metà di tutte le reti fatte lo scorso anno.

Fonte: Il Resto Del Carlino, Marcello Giordano

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