Bologna FC
I nostri avversari – Il Cagliari di Massimo Rastelli – 9 set
CAGLIARI
All’ora di pranzo di Domenica il Bologna ospiterà tra le mura amiche il neopromosso Cagliari, i ragazzi di Donadoni sono chiamati ad un pronto e deciso riscatto alla pesante sconfitta subita contro il Torino. Di fronte, come detto, il Cagliari di Rastelli reduce dall’ottimo 2-2 contro la Roma maturato in Sardegna, che nelle prime due partite di Campionato ha raccolto un punto, l’esordio esterno contro il Genoa fu una sconfitta per 3-1, rete di Borriello che è momentaneamente il cannoniere dei rossoblu con due reti. I precedenti disputati al Dall’Ara in Serie A vedono gli emiliani vittoriosi in 26 occasioni, i sardi 6 volte e 7 sono stati i pareggi. L’ultima sfida in A risale alla stagione 2013/14, un campionato maledetto per la squadra felsinea che retrocedette, e vide il Bologna conquistare la vittoria per 1-0 con rete del greco Christodoulopoulos, oggi all’AEK Atene, su calcio di rigore.
Il Cagliari ha svolto un mercato estivo a mio giudizio positivo, molto interessante, improntato specialmente su innesti di esperienza (Bruno Alves, Padoin, Isla, Borriello) che dovranno far crescere un gruppo vincente, un mix di giovani di talento ed altri più maturi che in Serie B hanno dimostrato il proprio valore, mantenendo le premesse di grande favorito (primo posto con 83 punti), compito non semplice quando si deve in ogni campo dimostrare la propria superiorità, il dover fare i conti con la pressione e del risultato massimo da conquistare. Cagliari che già in Serie B ha iniziato a creare un gruppo solido, con diversi giocatori di categoria superiore, in modo che in Serie A si dovesse esclusivamente arricchire, puntellare la rosa con pochi innesti mirati, un lavoro molto diverso da ciò che invece si svolse sotto le Due Torri, una rivoluzione perché la squadra promossa dalla cadetteria non fu considerata dalla Società e dalla dirigenza all’altezza di poter affrontare un complicato campionato come la Serie A, alquanto differente dalla Serie B. I movimenti di mercato del club sardo hanno visto operare il Ds Stefano Capozucca in direzione chiara, sono giunti a Cagliari il difensore centrale ex Porto Bruno Alves (’81) dal Fenerbahce e reduce dall’ultimo Campionato Europeo, Luca Bittante (’93) polivalente difensore in prestito dall’Empoli, ex promessa Primavera Fiorentina che conosce bene Mister Rastelli per essere stato alle sue dipendenze ad Avellino ed eliminato ai Play Off proprio dal Bologna; a centrocampo gli innesti di Panagiotis Tachtsidis (’91) dal Torino dove vi era giunto in questa sessione estiva di mercato, Artur Ionita (’90) uno dei pochi a salvarsi, per rendimento, nella retrocessione del Verona, Mauricio Isla (’88) acquistato dalla Juventus e reduce da esperienze estere tra Marsiglia e QPR, Simone Padoin (’84) dalla Juventus, e il ritorno dal prestito di Como di Nicolò Barella (’97) già grande protagonista con la Rappresentativa Azzurra Under 19, tra i giovani centrocampisti italiani più promettenti; in attacco altro elemento che porta esperienza come Marco Borriello (’82), che pare già in ottimo stato di forma dopo le reti realizzate in Campionato e in Coppa Italia, a spese della Spal. Completano la Rosa rossoblu Rafael (’82), Marco Storari (’77) e l’ex Roberto Colombo (’75) in porta; pacchetto arretrato con Marco Capuano (’91), il duttile Bartosz Salamon (‘91), l’ex Lumezzane Fabio Pisacane (’86) presente anche lui in quell’Avellino di Rastelli, Luca Ceppitelli (’89), Nicola Murru (’94) che in Under 21 sta chiudendo spazio al bolognese Masina; a centrocampo il capitano Daniele Dessena (’87), un altro ex Bologna come Davide Di Gennaro (’88) finalmente giunto in Serie A dove da tempo merita di giocare a mio giudizio, Gianni Munari (’83) e Joao Pedro (92); in attacco Diego Farias (’90), Federico Melchiorri (’87), Marco Sau (’87), Niccolò Giannetti (’91). Una rosa composta da giocatori di valore, in tutti i reparti e completa per caratteristiche, funzionale, con un mercato condotto, a mio giudizio, saggiamente. In vetrina giovani elementi da valorizzare come Murru, Barella su tutti, ed altri che assaggiano la Serie A con grandi motivazioni come ad esempio possono essere Di Gennaro, l’ex maceratese Melchiorri ( fuori dopo il grave infortunio della scorsa stagione ma non escluso dai probabili convocati per Bologna) una presenza in A ai tempi di Siena e Giannetti.
Per quello che concerne invece il mercato in uscita hanno lasciato la bella isola sarda Alberto Cerri e Andres Tello, entrambi in prestito dalla Juventus. L’attaccante dell’under 21 è stato poi girato alla neopromossa Spal in Serie B, mentre il centrocampista colombiano è passato all’Empoli. Fu riscattato Antonio Barreca dal Torino, ma i granata hanno esercitato il controriscattato riportandolo a casa. Ha esercitato il riscatto anche la Virtus Entella, acquistando il difensore, ex Primavera Torino ed Inter, Simone Benedetti. Non ha rinnovato il contratto di sei mesi Antonio Cinelli, arrivato lo scorso gennaio per sopperire all’infortunio di Dessena ma che non è riuscito a convincere del tutto la società. Il centrocampista ha firmato col Chievo ed è stato poi ceduto in prestito al Cesena. Si è trasferito a Cesena anche Antonio Balzano: l’ex terzino rossoblù si è trasferito con la formula del prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione. Stessa formula per Marco Fossati, scambiato con l’Hellas Verona nell’affare Ionita-Rafael. Cessioni estere, invece, per Victor Ibarbo (Panathinaikos), Duje Cop (Sporting Gijon), entrambi in prestito con diritto di riscatto. Sono stati mandati al Benevento in Serie B a farsi le ossa i giovani Alessio Cragno e Marko Pajac, quest’ultimo acquistato pochi mesi fa dal Celje. Al Pisa Dario Del Fabro, l’argentino Santiago Colombatto è stato ceduto in prestito al Trapani. Definito il prestito con diritto di riscatto del difensore sloveno Luka Krajnc alla Sampdoria e quello con diritto di riscatto e controriscatto di Alessandro Deiola allo Spezia.
Il temibile Cagliari guidato dal giovane e vincente tecnico Rastelli (ottimi risultati ottenuti con Avellino, promozione dalla Lega Pro alla Serie B e successivamente nei piani alti della classifica di B ottenendo anche i Play Off, e Cagliari, portato al primo tentativo in Serie A), che da giocatore formava una coppia molto pericolosa e temuta con Roberto Paci in quella bella Lucchese in Serie B nella prima metà anni ‘90, non gioca adottando un modulo fisso, ma bensì interpretando sistemi tattici differenti, come per altro ha dimostrato in queste tre prime uscite ufficiali con Spal, Genoa e Roma. Ad esempio a Genova e in Coppa Italia contro la Spal ha giocato con un 3-5-2 mentre in casa contro la Roma un 4-4-2 “a rombo”. In entrambi i moduli però sta adottando gli stessi attaccanti, ovvero la coppia Sau- Borriello, che pare già affiatata, un tandem che si completa per caratteristiche, potendo garantire velocita, tecnica, furbizia, potenza, esperienza, fisicità, oltre che verticalità, profondità. Un inizio di stagione splendido per un Sau che pare aver trovato in Borriello il compagno perfetto al fine di esaltare le proprie caratteristiche. Effettivamente l’attaccante sardo sgravato da compiti che vengono assolti dall’ex punta del Genoa, ovvero quelli spettanti alla prima punta di posizione, è libero di svariare su tutto il fronte offensivo, dando libero sfogo alla creatività, alla fantasia, al servizio dei compagni e facendosi trovare pronto nei pressi della porta avversaria. Anche un lavoro meno di sacrificio contro difensori fisicamente più attrezzati e potenti di lui, consentono a Sau di rischiare meno in contatti che spesso e volentieri finiscono per minare le sue condizioni fisiche. Gli infortuni frequenti, uniti ad una duttilità tattica che non sempre ha avuto giovamento, hanno ostacolato la carriera dell’ex attaccante del Foggia. Entrambe le punte sono già andate a segno, nel 3-5-2 solitamente giocano in difesa Bruno Alves centrale a dirigere le operazioni, difensore laterale dx Ceppitelli e sx Capuano davanti all’esperto portiere Storari; Di Gennaro in regia con ai lati Padoin e Ionita, giocatori di grande sostanza, aggressività e tempismo negli inserimenti senza palla, esterni Isla a dx e Murru a sx. Contro la Roma invece nella difesa a 4 è stato inserito il polacco Salamon, difensore con attitudini di regia ed ex centrocampista ai tempi di Foggia, al fianco dell’esperto portoghese Bruno Alves, centrocampo a rombo con vertice alto il giovane Barella, a ricoprire in pratica il ruolo di trequartista atipico, facendo leva sulle sue caratteristiche più da centrocampista centrale- di corsa, interdizione, temperamento e intelligenza tattica- che offensivo, mentre gli altri interpreti di centrocampo e attacco gli stessi delle altre gare precedenti.
Da sottolineare tra le doti di questa squadra la grande determinazione, la forza caratteriale ( che Rastelli sa trasmettere a tutte le sue squadre), quella messa in campo ad esempio contro la Roma, riacciuffando una partita iniziata davvero male e che dopo l’intervallo pareva incanalata verso la sconfitta. Una ripresa tutto cuore, sugli scudi specialmente Sau, l’ex attaccante della Juve Stabia ha rispolverato quelle doti che pochi anni fa avevano consentito all’attaccante sardo di conquistare la prestigiosa maglia della Nazionale.
Verso la trasferta di Bologna Mister Rastelli può sorridere: Diego Farias è tornato in gruppo ed è recuperato, così come Luca Ceppitelli, l’ex difensore dell’Andria ha smaltito la noia muscolare che lo aveva messo k.o. nel prepartita contro la Roma e si candida per una maglia da titolare. Joao Pedro ha continuato a svolgere il suo programma di recupero, incerti, al momento, i tempi di recupero.
Una squadra che personalmente reputo aver tutte le credenziali per poter disputare un campionato centrando l’obiettivo della salvezza, probabilmente anche senza soffrire più del dovuto, ci vorrà il miglior Bologna per superare una squadra che sinora non ha ancora vinto ed è capace di impensierire qualsiasi compagine di Serie A, ma il Bologna dovrà mettere sul campo quella cattiveria agonistica, quella determinazione, il carattere per dimostrare che il tremendo scivolone di Torino non fu altro che un episodio sporadico che non si dovrà più ripetere. Il riscatto è atteso da tutto il popolo rossoblu, a cominciare dal proprietario Joey Saputo che merita soddisfazioni dopo tutti gli sforzi che sta compiendo.
(foto Sardiniapost.it)
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