Bologna FC
I nostri avversari – L’Udinese di Gigi Delneri – 2 dic
Bologna uscito con le ossa rotte dopo aver incontrato l’Atalanta in casa, sconfitta meritata, la 15° giornata vede i rossoblu impegnati in trasferta nel freddo del “Friuli – Dacia Arena” lunedi ore 21:00. Quindici punti in classifica per l’Udinese che è reduce da due sconfitte di fila, maturate a Cagliari nell’ultima partita e in casa contro il Napoli, tra le mura amiche non vince dalla 9° giornata quando superò il Pescara 3-1 a cui seguì il successo esterno di Palermo, 1-3, già sotto la guida di Mister Delneri. Col tecnico friulano i bianconeri sinora hanno raccolto 8 punti in 7 gare, frutto di due vittorie (Pescara, Palermo), due pareggi (Torino, Genoa) e tre sconfitte (Juventus, Napoli, Cagliari).
Udinese che come di consuetudine è composta da una rosa zeppa di stranieri, provenienti da tutto il mondo, i soli italiani sono Scuffet, Faraoni, Perisan (terzo portiere classe ’97), Angella, Lodi che è ai margini della squadra e non convocato già da diverse partite, una squadra che spesso scende in campo con nemmeno un italiano, come ad esempio nell’ultima gara disputata a Cagliari. Rosa che è un mix di giovani molto interessanti, in cui spiccano Fofana (’95), Jankto (’96), De Paul (’94), Balic (’97), Perica (’95), Penaranda (’97), Ewandro (’96, prelevato dal San Paolo per 3 mln, già nella Nazionale brasiliana Under 17 e 20, ex Atl. Paranaense) accostati ad una stabile ossatura, con esperienza italiana, come quella formata da Danilo (’84), Armero (’86), Felipe (’84), Thereau (’83), Lodi (’84), Hallfredsson (’84), Karnezis (’85), Badu (’90), l’ex rossoblu Kone (’87), Angella (’89), Zapata (’91) e Widmer (’93). L’Udinese dopo l’esonero di Mister Iachini, fatale lo scivolone interno contro la Lazio in cui i friulani hanno compiuto una prestazione davvero infelice (0-3 il finale), ha riposto fiducia in un uomo di casa, un friulano doc che in carriera da giocatore ha vestito anche la maglia dell’Udinese, Luigi Delneri da Aquileia. L’ex allenatore del Ravenna ha iniziato la sua esperienza sulla panchina dei bianconeri partendo da una sicurezza: la difesa a 4, ma certamente non può essere etichettato come il tecnico del 4-4-2 di Chievo, nella sua lunga carriera ha utilizzato diversi moduli tattici, in funzione ai giocatori a disposizione. Nell’esperienza bergamasca ad esempio giocava con Doni nel ruolo di trequartista creando un 4-2-3-1 con Ferreira Pinto a destra e Valdes a sinistra, Padoin in mezzo al campo. Il discorso principale è trovare l’equilibrio della squadra per difendere bene e attaccare con gli elementi giusti, la squadra deve avere ampiezza e grande organizzazione. In questo primo periodo in Friuli Delneri sta proponendo il 4-3-3, credendolo il modulo tattico più consono coi giocatori a disposizione, seppur anche il 4-2-3-1 possa essere adottato prossimamente come da lui stesso indicato più volte. Nelle ultime tre uscite l’Udinese è stata impostata come il Bologna di Donadoni, 4-3-3 con regista davanti la difesa, il belga Kums, col supporto muscolare di Fofana e Badu (contro il Cagliari impiegato Jankto) ai lati, davanti la punta pesante Zapata e sugli esterni Matos (De Paul contro il Genoa) e Thereau, dietro linea a 4 composta da destra a sinistra Widmer, Wague, Danilo, Adnan (Felipe contro il Napoli e a Genova) a difendere la porta di Karnezis. Un tecnico che cerca di trasmettere alla squadra i valori di questa terra, che possono essere riassunti in sacrificio e lavoro. L’Udinese di Iachini preferiva attendere gli avversari per poi giocare di rimessa, mentre quella targata Delneri la partita cerca farla, e nelle prime uscite pareva anche rinata ma soprattutto diventata gruppo e squadra, cosa che sotto la gestione Iachini latitava. Una scossa c’è stata con l’avvento dell’ex tecnico del Chievo, un miglioramento anche nella fase del gioco pure, ma resta, per ora, irrisolto il problema riguardante la continuità, le amnesie dei singoli specialmente e la fase difensiva. Contro il Cagliari l’Udinese ha compiuto passi indietro, una squadra dai due volti, capace di svolgere buone trame di gioco e creare occasioni ma anche patire amnesie difensive ed errori di concentrazione. In terra sarda i bianconeri avevano ben figurato nella prima mezz’ora, dimostrando buona organizzazione e determinazione ma non hanno saputo concretizzare le occasioni create. In difficoltà il trio offensivo composto da l’ex Fiorentina Matos- poco convinto- Duvan Zapata e Cyril Thereau (capocannoniere dei friulani con 5 realizzazioni) che dei tre è parso quello più volenteroso, mettendoci sempre impegno e abnegazione, con l’intento di mettere i compagni nelle condizioni di andare a rete. Come già detto, la fase difensiva resta ancora da migliorare notevolmente, il reparto arretrato commette ancora troppi errori. Dopo un primo tempo positivo, con l’unica pecca della sbandata in occasione del rigore concesso ai sardi, è andata in scena una ripresa con molte imprecisioni. Palloni semplici da gestire persi malamente in zone nevralgiche del campo, gestione del gioco decisamente rivedibile, su tutti la coppia centrale di difesa Danilo ( leader difensivo che sta attraversando un momento delicato) e Wague. In calo anche Sven Kums, l’ex centrocampista del Gent è tornato nella sua versione opaca e pure fallosa. A centrocampo discontinui Fofana (’95), che è andato a segno, terza rete in Campionato per il francoivoriano, e l’ex Ascoli Jankto (’96), ma a mio avviso restano due pedine su cui continuare a credere e puntare, giovani di valore con notevoli margini di miglioramento e possibili future plusvalenze importanti. La gara del Sant’Elia è stata anche una bocciatura per il talentuoso Rodrigo De Paul. L’argentino (classe ‘94), che ebbi la fortuna di vedere esordire con la maglia dell’Accademia (Racing Club), non è stato preso in considerazione da del Delneri, che gli ha preferito Penaranda. Non sta attraversando un buon momento l’ex Racing, che in Argentina lo vedevo giocare specialmente largo a sx a centrocampo nel 4-4-2, mentre dal suo arrivo in Europa ha ricoperto spesso il ruolo di trequartista centrale, si tratta comunque di un giocatore duttile, ha qualità importanti e il tempo per riprendersi non manca. De Paul è stata la ciliegina del mercato bianconero, acquisito per una cifra intorno ai 3 milioni con un contratto di 5 anni, il Valencia lo prelevò dal Racing per 6,5 milioni ma non riuscì ad imporsi, il numero 10 dei friulani è molto abile col pallone, rapido e buon tiratore dalla lunga distanza, giocatore di qualità elevata che però ancora non riesce a dare continuità alle giocate. Tra le note liete di questo inizio di stagione merita una citazione senz’altro Seko Mohamed Fofana, parigino originario della Costa D’Avorio con presenze nella Nazionale francese dall’Under 16 sino all’Under 19, classe ’95, centrocampista centrale che abbina sostanza a buona qualità, nonostante la struttura fisica imponente è agile e possiede flessibilità, buona visione di gioco. Ben applicato nella fase d’interdizione, tenace e determinato, calcia con entrambi i piedi, anche se il destro è il piede preferito. Il Manchester City lo acquistò dal Lorient, Fofana ha immediatamente impressionato con la squadra riserve dei “Citizens” con cui è riuscito ad essere anche ‘Player of the Season 2013/14’. Successivamente il City ha iniziato a girarlo in prestito: prima al Fulham, poi in Ligue 1 al Bastia, club col quale ha terminato la stagione passata per rientrare in Inghilterra a fine prestito. Nella squadra Corsa ha totalizzato 32 presenze in campionato e una in Coppa di Francia realizzando un gol e due assist vincenti. Fofana è stato acquisito per una cifra intorno ai 3,5 milioni per la durata di 5 anni, ed è in prospettiva un giocatore sul quale puntare considerati anche gli ampi margini di miglioramento.
L’Udinese sta attraversando un momento delicato. Il Bologna in terra friulana dovrà stare davvero molto attento in particolare alla volontà di riscatto che i bianconeri vorranno dimostrare dopo due sconfitte di seguito, e nonostante la classifica sia infelice, Delneri ha a disposizione armi importanti, alcune di queste anche dalla panchina, come ad esempio possono essere il possente attaccante ex Chelsea Stipe Perica, tre reti sinora e spesso impiegato a gara in corso, e il giovane Adalberto Penaranda, talento ancora acerbo che Delneri sta cercando di plasmare.
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