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I nostri avversari – La Sampdoria di Marco Giampaolo – 20 set

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Il turno infrasettimanale vede il Bologna impegnato mercoledi alle ore 18:30 ospitare al Dall’Ara la Sampdoria, reduce da tue sconfitte di fila maturate a Roma contro la squadra di Spalletti per 3-2 e in casa contro il Milan 0-1. La squadra rossoblu ha il compito di riscattare la sconfitta di Napoli (buoni i primi 20 minuti della ripresa, mentre nel primo tempo tanta sofferenza) e dare seguito alle vittorie ottenute tra le mura amiche contro Crotone e Cagliari, avversari che non hanno la qualità, l’esperienza della rosa blucerchiata (che sulla carta reputo superiore al Bologna, poi sul campo bisogna dimostrarlo). Sarà certo un compito molto complicato per la compagine guidata da Donadoni, la Sampdoria può contare su giocatori di grande valore tecnico e solisti in grado di decidere la partita, tra questi spiccano Muriel, Quagliarella, Praet, Alvarez (squalificato contro il Bologna), Bruno Fernandes. Sei punti in classifica, frutto di due vittorie (a Empoli e in casa contro l’Atalanta) e due sconfitte, cinque reti realizzate e altrettante subite, l’80% delle reti segnate tra il 30’ e 45’ del primo tempo.

La Sampdoria versione 2016/17 ha puntato specialmente sulla possibile plusvalenza come strumento di “sopravvivenza”, sul ringiovanimento della rosa (10 nati dal ’94 in poi, di cui un ’98, il difensore esterno dx portoghese Pedro Pereira, che si sta ritagliando il suo spazio e che contro il Milan è entrato in campo, per l’infortunato Sala, col piglio giusto). Il saldo finale è stato ampiamente positivo e ha permesso di mettere in cassa liquidi che potranno essere utilizzati per la gestione ordinaria, ma anche per ipoteticifuturi investimenti. Una società come quella genovese, come altre del resto nel nostro Paese, nel calcio di oggi non può prescindere dagli introiti del mercato. La bravura di questo meccanismo (cedere i pezzi pregiati, più richiesti, portando a casa la plusvalenza e reinvestire una parte dei soldi in giovani di prospettiva) consiste chiaramente nell’individuare, e nel concretizzare gli obiettivi di mercato senza compiere errori, o comunque nel sbagliargli il meno possibile. Sono partiti Soriano ( Villareal), Correa (Siviglia), De Silvestri (Torino), Fernando (Spartak Mosca), Moisander ( Werder Brema), Zukanovic (Atalanta via Roma), l’ex Bologna Krsticic (Alaves) oltre un numero altissimo di prestiti tra Serie B e Lega Pro, la stragrande maggioranza cresciuti nel florido vivaio blucerchiato, come ad esempio l’ex capitano della Primavera ai tempi di Icardi come Sampietro (ex Pisa ora a Taranto, indimenticabile tripletta di Icardi in quel Sassuolo- Sampdoria Primavera nell’Aprile 2012 terminata 4-4 con tre reti dell’attuale capitano interista), Luca Piana (Pro Piacenza), lo svizzero Martinelli (Brescia), Rolando (Latina), sostituiti dai vari Praet (Anderlecht), Linetty (Lech Poznan), Bruno Fernandes (Udinese), Schick (Sparta Praga), Budimir (Crotone), Torreira (Pescara), Cigarini (Atalanta), Djuricic (Benfica, ma appena ingaggiato la società ha cercato una soluzione per cedere il talentuoso ma incostante talento serbo, il suo procuratore Ramadani sta continuando a lavorare in quei mercati che restano ancora aperti, come ad esempio quello portoghese che chiude il 22 settembre), Luka Krajnc ( l’ex Genoa e Cesena arrivato dal Cagliari con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 2 milioni), l’ex Grasshoppers Pavlovic (stagione scorsa in forza al Frosinone) e il ritorno dal prestito da Trapani di Eramo. La società blucerchiata ha concluso pure la trattativa con la Ternana (per mezzo milione di euro) per il giovane interessante centrocampista Antonio Palumbo, classe 1996, cercato anche dal Bologna, lasciandolo però in prestito in Umbria con le “Fere”in questa stagione, sulla falsariga dell’operazione Capezzi col Crotone. Rescisso il contratto con Mesbah, poi accasatosi al Crotone, mentre come prevedibile Cassano non si è mosso da Genova, restando ai margini della squadra e fuori dai giochi.

La Sampdoria ha puntato su Mister Giampaolo, reduce dal rilancio ( oggettivamente non eravamo rimasti in tanti a credere ancora nelle qualità dell’ex allenatore del Siena, un pò quello che è accaduto anche a Sarri che prima di giungere ad Empoli si trovava nel Sorrento, che veniva da stagioni dispari, ma la sua preparazione, le sue capacità dovevano riemergere nel “Calcio che conta” ) in terra Toscana, che ha impostato tatticamente come il suo ultimo Empoli, ovvero 4-3-1-2 come visto contro il Milan nell’ultimo turno di Campionato. A mio avviso la sua Samp ha disputato contro i rossoneri una prestazione convincente, tenendo ritmi elevati per lungo tempo, certamente non meritando la sconfitta, di fatto maturata su errore di un singolo, nella circostanza del giovane slovacco Skriniar (classe ’95, difensore centrale atletico, ben strutturato fisicamente ma se si gioca in linea lo si mette in difficoltà, sullo scatto in profondità come accaduto nel primo tempo con Lapadula, conclusione dell’ex sammarinese poi che non ha centrato la porta), che ha punito oltremodo la squadra ligure. Insomma si nota la mano del tecnico abruzzese (nato però in Svizzera), la sua creatura diverte, il centrocampista offensivo, il trequartista centrale (Saponara nel suo Empoli, oggi l’ex Inter Alvarez o il belga Praet come contro il Milan, ma pure Bruno Fernandes, questo fa capire la vasta scelta tecnica che Giampaolo può compiere, così in tutti i reparti), ricopre un ruolo imprescindibile, in quanto deve essere abile e intelligente nel muoversi tra le linee, in ampiezza e in profondità, inserirsi e fornire passaggi filtranti, assist agli attaccanti, con rapidità d’esecuzione. Nel caso di Praet (’94) contro i rossoneri nella prima frazione di gioco ha faticato ad entrare in partita, ma nella ripresa è cresciuto, seppur ancora incostante (era la prima da titolare, solo 30 minuti contro l’Atalanta precedentemente) è certamente un giocatore su cui porre molta attenzione:cerca la giocata importante, porta il contrasto, è veloce palla al piede e nel convertire l’azione da difensiva a offensiva. Interessanti i movimenti del belga quando le due punte, Quagliarella ma soprattutto Muriel (grande prestazione la sua contro la squadra di Montella, due reti per il colombiano sinora), si allargano per ricevere in profondità laterale e lui attacca centralmente come un centravanti aggiunto. Una situazione tattica simile a quella sviluppata da Giampaolo ad Empoli con Saponara. Ricoprono ruoli importanti anche i difensori esterni, solitamente Regini a sx e Sala a dx, chiamati a sostenere in avanti l’azione offensiva. Così come gli interni di centrocampo, nel sistema di Giampaolo, devono essere sempre pronte a buttarsi in profondità alla ricerca della rete o del passaggio decisivo. Discorso differente per il regista davanti la difesa a cui, invece, spetta il compito di essere il riferimento della manovra, dettare i tempi puntando sulla qualità del palleggio, visione di gioco, oltre che la capacità d’interdire, presa di posizione, il passaggio filtrante e il tiro dalla lunga distanza, qualità che possiede il piccolo cervello blucerchiato Torreira, giocatore che, nonostante la giovanissima età ( l’uruguayano è un classe ’96), ha già maturato esperienze. Il trio di centrocampo, solitamente Barreto, Torreria e la piacevole sorpresa Linetty, compongono un reparto davvero molto interessante, abbinando qualità a quantità, la sfrontatezza della gioventù- Linetty del ’95 e Torreira come detto del ’96- all’esperienza (Barreto pedina sempre affidabile e dal rendimento garantito), l’impressione è che si siano già ben affiatati e molto preparati sul piano della resistenza fisica, mantenere ritmi alti a lungo non è mai semplice, e i tre centrocampisti di Giampaolo lo stanno dimostrando in questo primissimo avvio di campionato. Karol Linetty è il nuovo volto doriano che merita di essere evidenziato maggiormente, giocatore che difficilmente spreca un pallone, centrocampista versatile, dinamico, che può ricoprire tutte le posizioni della mediana, sta interpretando il ruolo di interno sx, ruolo in cui ha possibilità di inserirsi in chiave offensiva. Molto determinato, capace d’interpretare bene le due fasi di gioco, difensive e offensive, denota personalità, giocatore di temperamento, agonismo, dinamismo fanno parte del suo repertorio, garantisce rendimento ed equilibrio tattico. Tra le sue peculiarità l’intercettamento, presa di posizione, contrasto indiretto, buona gestione della palla, passaggio incrociato e filtrante. Buona visione di gioco, un bagaglio tecnico sopra la norma, mai lezioso, fisicamente ben strutturato. Prelevato dal Lech Poznan, nel vivaio dei “Ferrovieri Biancoblu” si mette subito in evidenza diventando un punto fermo di tutte le selezioni giovanili polacche, spiccando per qualità tecnica, personalità e visione di gioco, nonostante la giovane età è già nel giro della Nazionale maggiore dove ha già collezionato 11 presenze. Tra i blucerchiati un ex dove sotto le Due Torri ha giocato ad altissimi livelli, mi riferisco al portiere Viviano che pare essere tornato sui livelli di quando indossava la maglia rossoblu, ad esempio contro il Milan ha compiuto un intervento prodigioso su una conclusione velenosa di Bacca con l’aiuto del palo, certamente tra le note più liete di questa Sampdoria, con Muriel e Linetty. Ovviamente i risultati sono fondamentali ma l’atteggiamento che la Samp sta mostrando in tutte le gare è comunque quello giusto, meritava più punti, anche se dopo due sconfitte consecutive sembra difficile a dirsi, ma questa, a mio giudizio, è la strada giusta che la squadra di Giampaolo deve percorrere. La Sampdoria propone calcio, diverte, se saprà mantenersi (cosa tutta da dimostrare) sui livelli delle ultime prestazioni per i rossoblu sarà arduo ottenere punti, ma in difesa concede e il Bologna di Donadoni dovrà saper approfittare di quelle situazioni.

(foto Goal.com)

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