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Corriere di Bologna – La metà del mercato è utilizzato col contagocce

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Archiviata la sessione di mercato estiva, il destino dei giocatori selezionati dalla coppia Sartori-Di Vaio sembra aver preso due strade corposamente diverse. Dinanzi al gruppo di giocatori già perfettamente calato nelle rotazioni che furono di Mihajlovic (Lucumì, Aebischer, Lykogiannis, ultimamente Posch) se ne contrappone un altro costituito da elementi che sembrano sempre più acquisire lo status di scommessa, sollevando dubbi sul loro percorso all’interno della squadra rossoblù.

Si tratta dell’ex Bayern Monaco e nazionale olandese under-21 Joshua Zirkzee (quello su cui forse erano riposte più aspettative), il difensore prelevato dal Nacional Joaquin Sosa, quindi lo scozzese Ferguson (per cui s’è battuta la concorrenza del Lecce) e l’altro centrocampista nazionale croato Nikola Moro. Spesa totale? 14 milioni di euro, a fronte di un utilizzo complessivo pari a circa 81 minuti: in sintesi molto, molto poco. Cifre, poi, da ponderare considerando che il restante non è stato sicuramente un mercato da sceicchi; al contrario, per i giocatori finora maggiormente utilizzati è stato speso anche meno (circa 9 milioni tra tutti). Anche la qualità dei minuti sul campo dei quattro non è stata esaltante: poco più che una comparsa per Ferguson contro il Milan, una traversa per Zirkzee, contro l’Empoli, quindi un tempo per Moro a La Spezia e infine addirittura neanche un’apparizione per Sosa, vero e proprio oggetto misterioso della difesa bolognese.

Proprio ieri Moro, rilasciando un’intervista al magazine Bfc Week, ha raccontato del suo arrivo all’interno della squadra. Ha menzionato le difficoltà nell’apprendere la lingua ma anche il tatticismo notato nel nostro torneo, che sembra tuttavia aver colto con fare positivo: “La Serie A è uno dei migliori campionati al mondo e ci sono tanti croati: il calcio qui è più tattico, ma mi piace e sto imparando”. Pur apprezzandone lo spirito propositivo, al centrocampista ex Dinamo Mosca si chiede prevedibilmente molto di più, considerandone anche l’esperienza europea che lo ha visto contare già 18 presenze nelle coppe continentali.

Ad ogni modo, date le condizioni, il turno di stop calza a pennello con la possibilità di mettersi in mostra da parte di questi (giovani) giocatori in cerca di riscatto. Escluso Zirkzee impegnato con l’under olandese, infatti, gli altri saranno disponibili e testati dal neotecnico Thiago Motta nella partitella in programma oggi a Casteldebole con la Primavera di Vigiani. La speranza, per loro, è anche quella di trovare più spazio grazie a una rivoluzione tattica nei piani e negli schemi dell’allenatore. L’orizzonte è invece quello del 2 ottobre, data in cui si giocherà Juventus-Bologna.

Fonte: Corriere di Bologna – Alessandro Mossini 

 

 

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