Bologna FC
Amichevoli estive – Prossimo avversario: l’Huddersfield Town
Huddersfield, meno di 150 mila anime racchiuse nella valle dell’Holme, dove l’omonimo fiume confluisce con il torrente Colne formando il distretto di Kirkless. Siamo nella contea dello Yorkshire occidentale, cuore pulsante di quell’Isola che per secoli ha influenzato il resto del pianeta.
Remoto insediamento Sassone situato fra Leeds e Manchester, nel tempo ha saputo sfruttare tanto la rivoluzione industriale quanto la posizione geografica per trasformarsi in quella che oggi è una tipica cittadina borghese.
Da queste parti, lo sport sembra storicamente intrecciarsi a doppio filo con l’anima dei suoi abitanti. È infatti il lontano 29 agosto del 1895 quando, fra le segrete stanze del George Hotel, vede i primi bagliori di luce la prestigiosa lega di rugby inglese. E non solo, perché già da tempo scorrazzava per i prati attorno a St.George’s Square una squadra denominata “Huddersfield Giants”, ad oggi la più antica società di rugby professionistico.
Chiaramente, anche il calcio non poteva stare a guardare e – seppur in netto ritardo rispetto alle grandi squadre fondate verso l’imbrunire del 1800 – anche in quel di Huddersfield sbarcò il pallone.
La partenza fu un mezzo disastro: ad appena 4 anni di distanza dalla nascita, nel 1912, la Football League liquidò la giovane associazione lasciando di fatto la città senza squadra.
Nel 1919 la rifondazione e, nel 1922, l’incredibile cavalcata che portò a sollevare al cielo la prima e momentaneamente unica F.A. Cup del club. Il ventennio appena cominciato però, non aveva finito di regalare gioie ai neonati “Terriers” che nell’incredibile triennio 1924-26, guidati in panchina dal santone Herbert Chapman, vinsero addirittura lo scudetto per ben tre volte consecutive. Un record storico, eguagliato solo dalle big d’Oltremanica (l’Arsenal negli anni 30, il Liverpool nella decade degli ‘80 e, più recentemente, il Manchester United targato SIR Alex Ferguson).
Tuttavia, dal paradiso all’oblio il passo fu breve. Nel dopo guerra la prima retrocessione, poi un lungo periodo di clamoroso anonimato trascinatosi praticamente sino ai giorni nostri.
Ritorno in paradiso. Stagione 2016-17. Il 5° posto in Championship -la serie cadetta inglese- si trasforma automaticamente in un pass valido per i play- off promozione. 4 a 3 dal dischetto in semifinale di fronte allo Sheffield Wednesday. Poi, sempre grazie ad un successo per 4-3 dagli undici metri contro il Reading, la ritrovata gloria della massima serie dopo una lunga assenza ingiustificata.
Salvezza contro pronostico. Nella stagione d’esordio in Premier League, una salvezza straordinaria conquistata con fatica e tanto cuore, raggiunta aritmeticamente solo alla 36esima giornata.
Nonostante 9 vittorie e ben 19 sconfitte, un reparto offensivo sterilissimo (appena 28 reti, solo lo Swansea retrocesso ha fatto peggio) ed una difesa non proprio granitica, i biancazzurri sono riusciti a chiudere la stagione con 4 lunghezze di vantaggio sulla terz’ultima in classifica. Un successo senza dubbio figlio del grande pragmatismo negli scontri diretti, condito anche da qualche exploit di prestigio come lo 0 a 0 in casa del Manchester City.
Il gruppo unica certezza. Anche per questa nuova stagione, il manager tedesco naturalizzato statunitense David Wagner non potrà contare su nomi particolarmente intriganti e farà del collettivo la forza principale per evitare di scivolare verso la cosiddetta “relegation zone”. Tra i volti più noti al grande pubblico probabilmente c’è l’australiano Aaron Mooy, centrocampista visto all’opera anche durante i recenti mondiali con la nazionale dei canguri, mentre il pericolo numero uno per la difesa rossoblù potrebbe esser rappresentato dall’attaccante belga Laurent Deipotre, autore di una doppietta anche nell’ultima amichevole contro il Lione. Dopo aver affrontato il Bologna, i “Terriers”, si concederanno l’ultimo “friendly match” sfidando il Lipsa, per poi attendere fra le mura amiche del “John Smith’s Stadium” l’arrivo del nuovo Chelsea pilotato da Maurizio Sarri per l’inizio della Premier League 2018-19.
Ah, a proposito di stadio di casa. Chiudo con una curiosità: l’Huddersfield Town è l’unica squadra ad aver giocato in tutte e quattro le principali leghe professionistiche inglesi in due impianti differenti. Domiciliati nel vecchio “Leeds Road” fino al 1994, sono successivamente passati all’attuale “Galpharm Stadium”, ribattezzato “John Smith’s Stadium” per evidenti motivi commerciali.
Appuntamento a venerdì prossimo per conoscere meglio il Norimberga, ultimo avversario del Bologna in questa pre – season estiva.
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook