Bologna FC
Il Bologna accoglie un altro Mihajlovic: Miroslav entrerà nello staff tecnico delle giovanili
Il figlio 23enne del compianto ex tecnico rossoblù sarà assistente in una delle squadre del vivaio rossoblù
È passato un anno e mezzo da quando Sinisa Mihajlovic ci ha lasciati, qualche mese in più da quando ha salutato il Bologna, ma il suo spirito è ancora vivissimo. Solo pochi giorni fa, nella serata della conquista della qualificazione alla Champions League, è stato “il suo” Riccardo Orsolini a ricordarlo in quel momento di felicità.
Sì, perché la squadra di Thiago Motta è bella, bellissima anche grazie a Sinisa e questo non può essere cancellato. Ora il Bologna è pronto ad accogliere un nuovo Mihajlovic in famiglia: Miroslav, 23enne figlio di Sinisa, entrerà nel corpo tecnico rossoblù dalla prossima estate.
Che cosa farà Miroslav Mihajlovic al Bologna?
Acquisita la licenza per allenare nelle giovanile e trascorsa questa annata nello staff tecnico dell’under 15 della società romana dell’Urbetevere, Miroslav è pronto a fare un salto avanti. Non è assolutamente detto che il figlio di Sinisa riesca a diventare un tecnico da Serie A come il padre. Anche perché Miro si è fermato presto nella sua carriera da calciatore.
In vista della prossima annata, dall’Urbetevere passerà al Bologna, più precisamente all’under 15 o all’under 16 della società rossoblù e sarà uno dei collaboratori del capo allenatore.
L’esatta collocazione è ancora da definire quindi, ma quel che è certo è che Miroslav Mihajlovic diventerà un allenatore del Bologna.
Una passione di famiglia
A dicembre, in un’intervista a Il Resto del Carlino, Miroslav Mihajlovic aveva raccontato il suo rapporto con i tifosi e la società del Bologna: «A Bologna sono stati bravissimi prima e dopo: ci sono sempre stati vicini. Sentiamo ancora molti dirigenti e giocatori. Ringrazio tutti. Ringrazio i bolognesi che sono stati perfetti con lui e con noi».
Miroslav Mihajlovic rincorre il suo sogno di diventare allenatore nel Bologna, come papà aveva rincorso il sogno di portare in Europa i rossoblù (sogno compiuto dal Bologna di Motta). Miro che è romano e ovviamente laziale per via del passato del padre aveva dichiarato di avere anche una certa passione per i rossoblù: «È bello vederli lì (in alto, ndr), tifo per loro, come per la Lazio. – aveva detto Miro – E poi penso che ci sia anche la mano di mio padre che ha risollevato una squadra destinata a retrocedere, cambiando la mentalità».
E soprattutto Sinisa ha insegnato a Miroslav ad inseguire le proprie passioni: «È stato un anno difficile. Andare al campo mi aiuta, perché stacco e allo stesso tempo rimango legato a mio padre, lo tengo vicino – racconta Miro – Ho scelto di fare l’allenatore perché mio padre mi ha insegnato a inseguire le mie passioni».
Fonte: Stadio
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