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Il Bologna cerca la “rivoluzione” nell’11 titolare

Il Bologna deve cambiare ritmo: Italiano medita una piccola rivoluzione nei titolare per provare a cambiare la marcia in ottica Champions

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Il Bologna festeggia il gol di Fabbian
Vincenzo Italiano mentre festeggia la rete di Fabbian (©Bologna Fc 1909)

Vincenzo Italiano, nella sua carriera, si è rivelato un maestro in quanto a rivoluzioni e cambi completi di gerarchie. La prova sono le 141 volte in cui, alla Fiorentina, schierò l’11 iniziale in modo completamente diverso. Un mago dei puzzle complicati. Anche il Bologna si dovrà abituare a questi continui cambiamenti, mutamenti, stravolgimenti che fanno parte del modus operandi nel nuovo mister. Proprio per il suo Bologna, Italiano sta meditando una piccola rivoluzione per provare a scuotere una squadra che non ha ancora ingranato la marcia.

Como-Bologna poi Shakhtar: serve una strategia

Sabato 14 settembre si giocherà al “Sinigaglia” contro il Como, mentre a distanza di soli 4 giorni ci sarà il “battesimo” in Champions League contro lo Shakhtar. I nazionali rientreranno giusto in tempo per la sfida col Como. Che fare? Sicuramente, dopo la sosta c’è l’intenzione di vedere un Bologna diverso. Se questo comporterà qualche doccia fredda per qualcuno, probabilmente a Italiano importerà poco: adesso è il momento di cambiare ritmo. O meglio, il Bologna deve diventare una squadra diversa rispetto a quella vista fino ad adesso: 2 reti su palla inattiva e 5 gol presi in 3 partite.

Le soluzioni possibili

La squadra deve diventare sempre più vicina alle idee di Italiano e nel minor tempo possibile. Per quanto riguarda i nazionali, non sembra in dubbio la presenza di Skorupski, anche se è possibile che per la sfida col Como, data la piccola “rivoluzione” interna al Bologna, possa vedere il campo Ravaglia. Sulla linea 4, chissà, potrebbe anche essere arrivato il momento di buttare nella mischia Holm, reduce dalla sua prima panchina contro l’Empoli (precedentemente infortunato).

Beukema è rimasto a Bologna, e non è impossibile che al suo fianco possa fare il proprio esordio il nuovo arrivato Casale. Erlic lotta ancora coi postumi di un problema muscolare e Lucumi, impegnato con la sua nazionale contro l’Argentina il 10 settembre, tornerà in Italia giusto in tempo per giocare col Como. Dal lato sinistro sembra in pole Miranda rispetto a Lykogiannis.

Se le cose andassero così, senza dubbio il settore mancino verrebbe a sua volta rivoluzionato, soprattutto considerando l’ipotesi che Karlsson non parta dall’inizio, cosa probabile, dato che è stato escluso dalla lista Champions. Inoltre, bisognerà tenere conto di quanto in forma sarà Ndoye dopo il problema muscolare e quanto Iling-Junior starà bene in vista della Champions.

Nel bel mezzo del campo i due svizzeri Freuler e Aebischer costituiscono una buona dose di garanzie per il Bologna, ma potrebbe anche essere arrivato il momento per Pobega di dimostrare il proprio valore. Il nuovo arrivato è un interno mancino che può far molto comodo soprattutto nel gioco di lotta e di governo. Infine, davanti alla porta i tempi sembrano essere maturi per il debutto di Dallinga, che ha sfruttato al meglio questi giorni di lavoro a Casteldebole. Insomma, serve una scossa, e Italiano, nel suo curriculum, ne ha ben 141.

Fonte: Matteo Dalla Vite – Gazzetta dello Sport

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