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Il Bologna punta su Ferguson in Champions: la scelta pagherà?

Il Bologna, per la sua Champions, sceglie Ferguson: ma come tornerà il Capitano? La sua figura è fondamentale per i Rossoblù

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Lewis Ferguson
Lewis Ferguson (© Damiano Fiorentini)

Ieri, con grande attesa, sono uscite le liste UEFA della squadre impegnate nelle rassegne continentali. Ovviamente, anche il Bologna, in serata, ha comunicato quelli che sanno i 25 giocatori a disposizione di Vincenzo Italiano per le partite di Champions League. Spiccano esclusioni eccellenti, come quella di Jesper Karlsson, ma anche quella di Oussama El Azzouzi – seppur per motivi differenti. Ma compare anche un numero, il 19, che non vedevamo da un po’ in una lista: quello di Lewis Ferguson, prossimo al ritorno in campo. Italiano ha deciso di puntare su di lui anche dopo uno stop così lungo.

Bologna, Ferguson in lista Champions: cosa porterà Lewis?

Lewis Ferguson è stato inserito nei 25 giocatori che disputeranno la prima fase della Champions League con il Bologna. Vincenzo Italiano sa quanto lo scozzese sia importante per gli equilibri della squadra in campo, seppur ora non sia ancora disponibile, e si è giocato “l’azzardo” con il Capitano. Proprio su questa ultima parola, bisogna fare un primo ragionamento: il Bologna, si dice – anche i diretti interessati – abbia “più capitani”. Due su tutti, quelli a cui la fascia è stata data per non toglierla più: Lewis, e Lorenzo De Silvestri. Proprio Lollo non è in lista Champions, ma a quanto pare è stata una scelta concordata in fase di rinnovo. Per questo motivo, Italiano non poteva privarsi di un altro leader nello spogliatoio: Lewis è fondamentale per la squadra a tutto tondo, e uno come il numero 19 Rossoblù può fare la differenza anche per questo.

L’incognita, ovviamente, riguarda la tenuta fisica. Per quanto lo scozzese sia comunque nel fiore della carriera, per gli anni sulla carta d’identità e per la crescita continua delle sue prestazioni, solo cinque mesi fa si è lesionato il legamento crociato del ginocchio destro. Non un infortunio qualsiasi. Ora, il percorso di recupero sta andando meglio di quanto previsto, visto che Lewis da giorni lavora già sul campo con allenamenti differenziati, ma ci vorrà ancora tempo prima di trovare la forma ottimale per tornare a pieno regime. Poi, quando arriverà il momento, sappiamo tutti che giocatore è Lewis Ferguson per il Bologna.

Il Bologna con Lewis è un’altra squadra

Alla domanda del titolo, la stragrande maggioranza delle persone, ovviamente, ha solo una risposta: . E non potrebbe essere altrimenti: parliamo di uno dei migliori giocatori del Bologna. Anche per questo motivo Vincenzo Italiano si è assunto il “rischio” di averlo, nelle prime partite, anche a “mezzo servizio”, ma averlo comunque con sé. Anche per un puro discorso tecnico-tattico – che è in realtà il motivo principale – Ferguson doveva essere messo in lista: in quello che è il “suo” ruolo, ora si destreggia alla grande Giovanni Fabbian. Ma una vera e propria alternativa il Bologna, oltre a loro, non la ha. Che sia nel ruolo di trequartista, o nel ruolo di mezz’ala, le caratteristiche del gioco Rossoblù necessitano di un tipo di giocatore del genere.

Anche l’ambiente Bologna, tutto, ha bisogno di Lewis. Dopo una partenza a rilento e un mercato che non ha portato quello che, probabilmente, era nelle aspettative dei tifosi, e quindi magari il “colpo da 90”, il baluardo per chi occupa i seggiolini del Dall’Ara è proprio il 19, con la fascia al braccio. Perché tutti attendono il suo ritorno: un leader, un combattente e un trascinatore nei momenti di difficoltà. Quante volte il Bologna sembrava “barcollare”, per poi trovare in Ferguson la sua ancora di salvezza? Ecco perché il “colpo da 90” per tutti sarà il suo ritorno in campo. Non solo in campionato, ma anche in giro per l’Europa: tra l’Inghilterra e il Portogallo, da Liverpool a Lisbona. Per non parlare del Dall’Ara: chi più di lui merita di ascoltare, da primo della fila, l’inno della Champions con alle spalle la Torre di Maratona? La risposta alla domanda l’avremo solo al suo ritorno, ma sotto sotto, la risposta la sappiamo tutti.

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