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IL CALCIOMERCATO DEL BOLOGNA: Business, si, ma con cuore – 28 lug

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“Il calcio dev’essere visto più come un business”. La ricetta la dà il chairman rossoblù Saputo in diretta televisiva a tutta l’Italia. È finito il tempo delle spese folli, inseguendo sogni e finendo per raggiungere spesso incubi: Saputo è stato chiaro, non intende fare come i Sensi, Moratti, Berlusconi, non intende spendere senza ricavare ma piuttosto rifarsi ad un modello equo e sostenibile sullo stile della Fiorentina dei Della Valle, o più ambiziosamente sulla scia della Juventus. Ricetta banale? Forse, ma che in Italia ha scarsamente seguito, anche perché giustamente un tifoso è un tifoso e vuole sognare, vuole applaudire il grande nome, vuole vedere la sua squadra in alto, più in alto possibile. Trovare la giusta via di mezzo, rivoluzionando il modo di pensare del pubblico pagante, tocca ai dirigenti delle squadre, “gli scienziati del calcio” – come da definizione di Ferrero. Tocca quindi, nel caso del Bologna, a Pantaleo Corvino individuare gli uomini giusti per un Bologna equo e sostenibile, che sappia dare soddisfazioni in campo e anche fuori, a bilancio, perché qualche effimero anno di gloria è ben poca cosa se poi si scontra con fallimenti e recessioni: chiedere al Napoli, alla Fiorentina, per ultimo al Parma. Se è vero però che la mentalità del fruitore di calcio deve cambiare, è anche vero che è auspicabile che un po’ la passionalità italiana vada a toccare la mentalità nord americana di Saputo, la cui famiglia non va dimenticato proviene proprio dall’Italia. Per cui va bene il business, va bene la quadratura dei conti, va bene il calcio del futuro o 2.0, ma uno sforzo può anche essere fatto per questo Bologna che si affaccia in Serie A con tanto entusiasmo. Non abbia paura, il chairman, i bolognesi sapranno ripagarlo con ancora più passione. Che alla fine il calcio è questo, oltre che business.

 

DIFESA

Poco o niente si smuove per il reparto considerato più “fatto” di tutti: la novità di giornata è rappresentata dall’ex José Angel Crespo, che dal Cordoba sarebbe pronto a passare in Premier League all’Aston Villa. Sulla fascia destra Mesto continua ad aspettare i rossoblù e rifiuta il Cagliari, ma convince poco, così come Morganella svincolato: l’obbiettivo di Corvino è sempre il prestito del greco Torosidis della Roma. Tutto in fase di stallo per Oikonomou: il Napoli si allontana, visto che starebbe per dare El Kaddouri al Sassuolo nell’ambito della trattativa valida per il terzino neroverde Vrsaljko voluto da Sarri in azzurro.

 

CENTROCAMPO

Mancano diversi pezzi, almeno un regista e un paio di interni oltre che il trequartista titolare: per quest’ultimo ruolo è sfumato Quintero (che pare in orbita-Chievo) e pare allontanarsi anche El Kaddouri, appunto in direzione Sassuolo. Nei ruoli di interno sono sempre valide le piste che portano a Carbonero della Roma o a Donsah del Cagliari, mentre è più di una voce la possibilità del ritorno di Taider in rossoblù dopo due stagioni piuttosto grigie. La sensazione è comunque che i veri colpi saranno trattati soltanto dopo che sarà stata risolta la questione relativa all’attacco. A proposito di ritorni, da escludere quello di Diamanti, che secondo voci si starebbe allenando in città: i modi in cui lui e il Bologna si lasciarono ai tempi non permetterebbero un ritorno sereno.

 

ATTACCO

Saputo e Corvino hanno capito che l’attacco è un problema che va risolto, Delio Rossi del resto attende di avere le sue punte vere per provare schemi e soluzioni tattiche offensive da mandare a memoria. Ecco perché uno sforzo sarà fatto e anche a stretto giro di posta. Si tenta di chiudere per Defrel, che però ancora tratta con il Palermo: Corvino è pronto ad inserirsi e in vantaggio su tutte le altre squadre, ma Zamparini ha in mano il giocatore al momento, pur se la trattativa avanzata del club siciliano con il costaricano Campbell dell’Arsenal porta ottimismo. Comunque l’argentino Villalba del San Lorenzo è più che vicino e, anche se potrebbe arrivare in ogni caso, è visto come l’alternativa migliore al francese: si tratta con il club argentino un prestito con riscatto a 4 milioni. Stefano Okaka intanto ha firmato per l’Anderlecht, mentre restano aperte due opzioni affascinanti legate ai nomi di Borini e Destro: entrambi sarebbero in orbita-Fiorentina, ma se uno dei due dovesse infine restare a piedi ecco che il Bologna si butterebbe, pronto ad offrire visibilità (e titolarità) in vista dei prossimi Campionati Europei. Chiusura su Livaja e l’ex-Belfodil: il primo ha detto che Bologna è piazza gradita ma resterà al Rubin Kazan, il secondo da svincolato si è appena accasato al Baniyas, Emirati Arabi.

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