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Il Corriere di Bologna -Ecco il Vignato-Show che ha incantato Bologna

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Il derby dell’Appennino ha pur sempre il fascino della tradizione, anche quando si tratta di una sorta di sfida per non cadere all’inferno. Ci si aspettava una partita tattica, dominata da brutte giocate e dalla paura di perdere. Tutto il contrario: al Dall’Ara oltre ai tanti gol si è accesa una stella sotto il segno di Emanuel Vignato.

Un futuro radioso è atteso dopo la prestazione che ha messo in scena una partita per i posteri: non a caso gli elogi di Walter Sabatini fanno pensare che il Bologna abbia trovato in casa una vera e propria gemma.

Solo Giacomo Bulgarelli e Francesco Totti facevano ciò che fa lui alla sua età in termini di bellezza”. Paragoni che farebbero tremare le gambe anche a Jake laMotta, ma con Totti c’è persino un incrocio ai tempi del Chievo. Chievo-Roma 20 maggio 2017, giorno dell’esordio in serie A: data da segnare per gli scaramantici. Da allora l’enfant prodige ne ha fatta di strada: il primo gol contro la Lazio nel 2019, poi la retrocessione e l’anno di apprendistato nella serie cadetta per poi essere chiamato nella scorsa stagione da Sinisa Mihajlovic.

Classe. Contro i viola Vignato, classe 2000, ha fatto vedere ciò che il mister Mihajlovic ha sempre richiesto da lui, “attaccare come un brasiliano e difendere come un italiano”. Il sangue poi non mente mai: papà Davide è di Valpolicella, mamma Sherida di Fortaleza. Per sua fortuna, il suo passato in Brasile gli ha dato modo di affinare la sua tecnica giocando per strada, sulla spiaggia e dilettandosi nel futsal (che ha sfornato talenti del calibro di “O fenomeno” e Neymar). I 3 assist per l’eterno Palacio, 4 se Barrow avesse aiutato a spingere la palla in porta, sono un inno al calcio. Qualità carioca a ritmo di samba per dei filtranti spettacolari: Genio e sregolatezza.

Nel corso della stagione si è dovuto adattare spesso giocando per lo più sulla fascia dimostrando sicuramente tanta applicazione ma perdendo le giocate nello stretto. La fascia è pur sempre casa sin dai tempi con gli scaligeri, ad eccezione di qualche partita giocata con Di Carlo in panchina. Ma ora come si fa toglierlo dalla trequarti? Ci sarà forse modo di sperimentare per Mihajlović, approfittando della necessità di arretrare Soriano in mediana. Un rompicapo piacevole che darà brio a questo finale di stagione dei rossoblu.

Fonte: Alessandro Mossini – Corrbo

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