Il Corriere di Bologna – Il Torino non fa sconti per Lyanco, si valutano gli svincolati Benatia e Nkoulou

 

 

Dopo l’addio di Danilo, con cui il Bologna ha deciso di interrompere il rapporto sportivo non proponendo il rinnovo di contratto, la squadra mercato rossoblù è alla ricerca di un difensore centrale a cui affidare le redini del reparto arretrato. In cima alla lista delle preferenze stilata da Sinisa Mihajlovic svetta Lyanco, di proprietà del Torino. Si tratta di un calciatore che il tecnico serbo conosce alla perfezione, avendolo lanciato all’epoca in cui sedeva sulla panchina granata e che successivamente ha ottenuto in prestito al Bologna da gennaio a giugno 2019. Ad impedire il ritorno del brasiliano all’ombra delle due torri persiste la differenza fra domanda ed offerta per il trasferimento del cartellino. Il Torino non si smuove dalla propria valutazione, che dista approssimativamente fra i due ed i tre milioni di euro dalla cifra offerta da Riccardo Bigon.

 

Nel caso perduri il divario sulla quotazione del giocatore da parte dei due club, il Bologna sta sondando due principali alternative. Mehdi Benatia è apprezzato dalle parti di Casteldebole per l’esperienza già maturata nel nostro campionato, militando in squadre di vertice come Roma e Juventus, oltre alle due stagioni trascorse al Bayern Monaco. Il marocchino, classe 1987, vanta ben dieci primavere in più rispetto a Lyanco, che ne fanno un profilo subito pronto per prendere il comando del reparto arretrato, ma su cui difficilmente sarà possibile fare affidamento per numerose stagioni. Contemporaneamente alla trattativa per l’ex difensore dell’Al-Duhail, la dirigenza sta valutando un altro giocatore, come Lyanco, già allenato da Mihajlovic al Torino: Nicolas Nkoulou. Il contratto che lega il camerunese ai granata terminerà il prossimo trenta giugno, lasciando il calciatore libero di trasferirsi a parametro zero. Il desiderio del ragazzo sarebbe quello di fare ritorno in Francia, ma la dirigenza rossoblù ha comunque intensificato i contatti nelle ultime ore per non farsi trovare impreparata nel caso non si sblocchi la trattativa con Cairo per Lyanco, che rimane in assoluto il prescelto da Sinisa.

 

I due profili alternativi presentano il vantaggio di non richiedere un esborso per il cartellino, essendo svincolati, ma entrambi portano con sé l’incognita della Coppa America, che li impegnerà durante l’inverno, così come accadrà per Barrow.

A completare il reparto non dovrebbe restare Antov, per il quale il CSKA Sofia non sembra aprire alla proposta del Bologna di ridurre considerevolmente l’importo del riscatto da tre milioni ad uno. I bulgari hanno già proposto il calciatore in prestito all’Atalanta.

 

Giungono intanto dal campionato europeo in corso notizie poco felici per quanto riguarda Marko Arnautovic, dichiarato obiettivo di mercato rossoblù. La Uefa ha aperto un procedimento disciplinare per fare chiarezza sull’esultanza rabbiosa del centravanti nell’incontro fra Austria e Macedonia del Nord. L’ispettore etico dovrà valutare la portata degli insulti scagliati da Arnautovic nei confronti di Alioski e determinare se sussistano gli estremi per considerare l’offesa di stampo razziale. Nel caso il capo di imputazione trovi conferma, l’attaccante rischia una pesante squalifica nella manifestazione oltre ad una sanzione pecuniaria. Già oggi si attende un primo verdetto.

 

Sempre nella giornata odierna andrà in scena l’ultimo turno di campionato primavera, che vedrà svolgersi tutte le partite in contemporanea alle ore 15:00. I ragazzi di Luciano Zauri, oltre a compiere il proprio dovere nella sfida alla Roma, dovranno sperare in notizie confortanti da Genova. Il Torino infatti è a pari punti con i rossoblù ma in vantaggio per quanto riguarda gli scontri diretti. I granata affronteranno in trasferta la Sampdoria seconda in classifica, ed in caso di successo si ritroverebbero automaticamente salvi, rendendo ininfluente anche una vittoria del Bologna. Nel caso di permanenza al terzultimo posto, i giovani rossoblù si giocheranno la permanenza nella categoria nel playout contro la Lazio.

 

Fonte: Il Corriere di Bologna, articolo di Alessandro Mossini