Bologna FC
Il Corriere di Bologna – Motta e la “tentazione” del motto
Provate ad immaginare di essere già a lunedì sera, con lo stadio Olimpico Grande Torino stipato all’inverosimile per una partita dei granata che vale tantissimo in chiave Europa (e dignità personale di Mister Juric, che, nelle ultime 5 partite ne ha vita solo una, contro l’Udinese) e avere (finalmente, ndr) dei dubbi di formazione, determinati da sorella abbondanza, perché l’infermeria è finalmente vuota: Voi cosa fareste?
Thiago Motta, dopo aver, fino alla partita contro la Sampdoria, schierato 19 “undici titolari” differenti, potrebbe scegliere la via conservativa del “squadra che vince non si cambia” (il Bologna, sempre nelle ultime cinque partite, è l’unica squadra del campionato italiano ad averne vinte quattro, insieme a Napoli e Juventus). Confermare l’undici che ha fermato l’Inter, potrebbe essere una strada gradita al mister italo-brasiliano, che ieri, in allenamento, ha schierato quella formazione: attacco con punta centrale Musa Barrow e Roberto Soriano e Riccardo Orsolini ai lati, nonostante gli eccellenti rientri in gruppo.
Formazione invariata quindi: ni. Unica deroga, potrebbe (e usiamo il condizionale per precauzione) il cambio Dominguez-Moro, dove il croato sostituirebbe l’argentino, ieri fermato da un pit stop all’Isokinetic, una tutela dovuta ad un pistone dell’allenamento di giovedì.
Quindi un Nikola per un Nico? La strada per lunedì sera è ancora lunga e il giovane centrocampista di Buenos Aires potrebbe essere già a disposizione di Motta per le rifiniture del week end. Dipende dal dolore e dal recupero.
Conferme sembrano arrivare anche per Joaquin Sosa, autore di un’ottima partita con l’interista Lukaku, con un Adama Soumaoro già in gruppo da dieci giorni e pronto a dargli il cambio. Ma al di là di ogni speculazione di formazione, i cui dettagli sono ancora al di là da venire a circa 72 ore dal match contro i granata, la nota lieta è la possibilità di rotazione e cambi (Marko Arnautovic e Joshua Zirkzee compresi), che Motta non ha mai avuto da prima di Natale ad oggi.
In casa Torino la situazione è, invece, differente: assenti Nikola Vlasic (per infortunio) e Samuele Ricci (squalifica), Ivan Juric deciderà solo all’ultimo se convocare Nemaja Radonjic, dopo lo screzio del dopo Juventus-Torino, per quei “soli” quattordici minuti di poca sostanza offerti dal giocatore serbo.
(fonte Alessandro Mossini, Corbo)
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook