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Il Corriere di Bologna – Osimhen contro Barrow, la sfida fra le due stelle del calcio africano

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La sfida in programma per domani sera, in scena sul prato del Diego Armando Maradona, metterà di fronte due fra gli attaccanti più in forma del nostro campionato. Il Napoli di Spalletti, che dopo appena nove giornate e 25 punti si è guadagnato di diritto l’iscrizione all’albo delle pretendenti alla vittoria finale, schiera come sperone offensivo Victor Osimhen, trascinatore e uomo copertina, ma prima di tutto bomber. Nell’avvio di stagione migliore della carriera non sta facendo prigionieri: cinque gol in otto presenze, uno ogni 123 minuti.
All’altro angolo del ring Mihajlovic risponde schierando il campione più in fiducia del momento. Musa Barrow, dopo l’inizio di campionato difficile in cui ha dovuto dribblare anche il Covid, ha trovato il gol ad Empoli dopo 730’ di polveri bagnate — unica gioia nel pomeriggio del Castellani. Da lì deve ancora fermarsi: ha aperto una striscia di quattro gare a segno consecutive. Domani sera ha la possibilità di allungare la serie, eguagliando un mito rossoblù come Marco Di Vaio, che nella stagione 2008-09 segnò per cinque giornate consecutive; concluse quell’annata a quota 24 reti, appena una sotto al capocannoniere Ibrahimovic. Guarda caso, fu il campionato in cui Sinisa Mihajlovic sedette per la prima volta in panchina nei panni dell’allenatore, esordendo dopo l’esonero di Arrigoni.
 
I due attaccanti avranno modo di incrociarsi nel turno infrasettimanale, anticipando un duello che potrebbe riproporsi a gennaio con le casacche delle rispettive nazionali. Osimhen e Barrow prenderanno infatti parte alla Coppa d’Africa, prevista per il primo mese del 2022 in Camerun, dove il Coronavirus è ancora lontano dall’essere domato, tanto da minacciare la possibilità di svolgere la manifestazione. Questa edizione avrebbe per Musa un sapore speciale. Il suo Gambia infatti si è qualificato alla fase finale della competizione per la prima volta nella storia. Rappresentare il proprio paese allo storico esordio nella competizione continentale sarebbe motivo di enorme orgoglio e responsabilità, con la consapevolezza di regalare a milioni di connazionali un momento di gioia e spensieratezza, in un periodo in cui, a queste latitudini, certi sentimenti costituiscono una merce piuttosto pregiata.
A testimoniare le difficoltà che segnano la crescita di milioni di ragazzi nelle aree più povere del pianeta è intervenuto Osimhen, che ha raccontato più volte come la sua infanzia sia stata segnata dai tanti lavori che ha dovuto compiere insieme ai suoi fratelli per guadagnarsi da vivere. Ora ammette di vivere un sogno, lo stesso in cui cercherà di trascinare i milioni di nigeriani che lo seguiranno durante la manifestazione.
 
Prove di Coppa d’Africa anche dal punto di vista tattico. Barrow domani sera verrà schierato con ogni probabilità come punta centrale, posizione che ha ricoperto spesso in passato anche in nazionale e che, non è un mistero, non ama particolarmente. Fosse per lui graviderebbe sempre sul centro-sinistra, partendo dalla fascia per potersi accentrare e tentare la conclusione. Non è una coincidenza che il periodo d’oro di Barrow sia iniziato con il cambiamento di sistema di gioco e l’arrivo di Arnautovic. Nel 3-4-2-1 non deve preoccuparsi troppo di coprire la corsia laterale in fase di non possesso ed è sollevato da tutti i compiti tattici del nove. Anzi è lui stesso a giovarne.
In occasione del posticipo di Napoli però Arnautovic sarà costretto probabilmente a dare forfait, a causa del ripresentarsi di un fastidio alla coscia destra, e Musa verrà chiamato a compiere proprio il lavoro che solitamente adora trovare svolto. Alle sue spalle agirà Orsolini, che avrà una chance importantissima per mettersi in luce, dopo aver perso la titolarità con il cambio di modulo. Stessa opportunità da non mancare per Skov Olsen, che dovrebbe incrociare sulla fascia destra, dove Sinisa fa di necessità virtù e cerca maggiore spinta offensiva, essendo costretto a spostare De Silvestri nel terzetto difensivo.
Con vari aggiustamenti tattici, Miha cercherà di mantenere quell’equilibrio che la squadra sta costruendo nelle ultime giornate, anche se sarà costretto a cambiare alcuni interpreti per non sovraccaricare troppo i titolari, vista la frequenza degli impegni. Consapevole però che la sfida si deciderà in avanti, dove si fa gol, dove domani si incroceranno le due star del calcio africano.
 
 
Fonte: Alessandro Mossini, Il corriere di Bologna

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