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Il film della partita: Bologna – Hellas Verona in 5 momenti

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Il Bologna batte l’Hellas Verona e conferma l’ottimo momento portandosi a 7 punti dopo 3 giornate di campionato. Una partita difficile per i rossoblu, con entrambe le squadre che hanno pensato più a non subire che a proporre gioco; i tre punti sono però importantissimi in vista del prossimo impegno contro l’Inter campione d’Italia, soprattutto per quanto riguarda il morale. Ecco, dunque, Bologna – Hellas Verona in 5 momenti. 

1) La Garra de El Principe (29° minuto): Probabilmente l’azione più bella e ghiotta per i rossoblu nel primo tempo: ghiotta perché la conclusione di Soriano termina di pochi centimetri fuori dalla porta, bella sin dall’inizio, con Nico Dominguez che dimostra tutta la sua importanza andando a contrasto con qualsiasi cosa si muova nella zona centrale del campo e rubando palla prima a Barak e poi a Ilic, permettendo a Soriano di ripartire e duettare con Arnatovic per arrivare al tiro;

2) Bonifazi c’è (41° minuto): In un primo tempo che ha mostrato ancora una volta l’importanza di un leader difensivo come Medel, un plauso va anche al suo compagno di reparto Kevin Bonifazi, bravissimo al minuto 41 nel fermare una pericolosa ripartenza del Verona con Simeone, accompagnando l’attaccante argentino fino alla linea di fondo e chiudendo in calcio d’angolo. Partita non perfetta del neo difensore rossoblu, che però sembra crescere di partita in partita; sarà d’accordo anche Skorupski, che al termine di quest’azione esulta come per un goal correndo ad abbracciare il compagno;

3) Un magnete nei guantoni (56° minuto): Sarà stato invece sicuramente meno contento Skorupski al minuto 56, quando un errore di Bonifazi che perde palla sul pressing del Verona spalanca la strada a Giovanni Simeone, che punta il portiere rossoblu cercando di scartarlo. L’uscita a valanga del portiere polacco lascia i tifosi presenti al Dall’Ara con il fiato sospeso: ma la palla che resta bloccata fra i guantoni di Skorupski non lascia spazio ad interpretazioni, con il portiere che è bravissimo ad uscire sui piedi dell’attaccante argentino senza commettere fallo; 

4) ArNOutovic (87° minuto): La giornata no di Arnautovic è riassumibile in questa occasione per il Bologna, che poteva valere il 2-0 e chiudere definitivamente la partita: dopo un cross dalla destra e una mischia nei pressi del portiere gialloblu Montipò, la palla rimane al limite dell’area piccola, dove si fionda l’attaccante austriaco che avrebbe più di metà dello specchio di porta per battere a rete; la conclusione di Arnautovic è però una cannonata che termina alta sopra la traversa. Non una buona prova dell’attaccante austriaco, poco lucido nei momenti decisivi, ma che ha offerto il solito contributo fatto di sponde e pressing; tanto è bastato ai tifosi rossoblu presenti al Dall’Ara per applaudirlo alla sua uscita dal campo; 

5) Dominguez ovunque (96° minuto): Dominguez a centrocampo, Dominguez in difesa, Dominguez in attacco; e in qualsiasi parte del campo lo si trovi, fa sempre la cosa giusta. Una partita sontuosa del centrocampista argentino, che recupera palloni e crea gioco, come in occasione del tiro di Soriano nel primo tempo; che copre tutto il campo come se non sentisse la fatica, come in questa occasione, l’ultima opportunità per il Verona, quando sul cross di Faraoni è lui che chiude tutto spegnendo le speranze degli scaligeri. E nella partita che verrà ricordata per il gioiellino da fuori area di Svanberg, guardate bene chi recupera palla sulla trequarti avversaria: guarda caso, proprio il biondino con la 8 sulle spalle. 

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