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Il film della partita: Bologna-Lazio in 5 momenti

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Il Bologna si è presentato alla sfida di oggi contro la Lazio dopo la settimana più difficile di questo inizio di campionato, fra il ritiro e le voci che volevano già veder saltare la panchina di Sinisa Mihajlovic. Alla fine il tecnico è rimasto e ha compiuto un autentico capolavoro: 3-0 alla Lazio di Maurizio Sarri, giusto 7 giorni dopo la bruttissima sconfitta di Empoli. Un Bologna che ha cambiato faccia, passando alla difesa a 3, e atteggiamento, mostrandosi in totale controllo della partita fin dal goal del 1-0. Ecco, dunque, Bologna-Lazio in 5 momenti.

 

  1. Il nuovo Bologna (11° minuto): Organizzazione, corsa e attenzione difensiva: sono questi gli ingredienti del nuovo 3-4-2-1 disegnato da Mihajlovic e fin da subito si nota una differenza evidente. Il Bologna respinge senza affanni i primi attacchi della Lazio, riuscendo anche ad alzare il baricentro con il passare del tempo. Come all’11° minuto di gioco, quando i rossoblu recuperano per tre volte di fila il pallone già nella metà campo della Lazio grazie ad un pressing corale ben organizzato; 
  2. La perla di Barrow (14° minuto): Il buon avvio di gara del Bologna dà subito i suoi frutti quando, al 14° minuto, un lancio dalla difesa di Theate apre il contropiede per i rossoblu con Musa Barrow che punta il difensore biancoceleste Luiz Felipe. Il gambiano mostra tutta la sua tecnica superando il difensore brasiliano e andando a infilare la palla sotto l’incrocio della porta della Lazio con un tiro a giro imparabile per Pepe Reina. Secondo goal per Barrow dopo quello realizzato ad Empoli la scorsa settimana, e la sensazione è che l’attaccante ex Atalanta stia tornando sui suoi livelli e possa essere la vera arma in più per il nuovo Bologna di Mihajlovic; 
  3. I nuovi arrivati agli opposti (17° minuto): Bonifazi e Theate. Entrambi arrivati quest’estate, entrambi chiamati nell’ardua impresa di sistemare un reparto difensivo in affanno già da un paio di stagioni. Se il primo ha avuto parecchie occasioni e la fiducia di Mihajlovic in questo avvio di campionato, fiducia non sempre ripagata, il secondo ha avuto più difficoltà, anche a causa di alcuni problemi fisici. Ma oggi il centrale belga è stato praticamente perfetto: chiusure, anticipi e senso della posizione stanno convincendo tutti che forse ne è valsa la pena aspettare così tanto e fare uno sforzo in più per portarlo a Bologna. Senza parlare poi dell’apporto offensivo: oggi un assist e un goal, il secondo con la maglia rossoblu dopo quello contro l’Inter, con un bel colpo di testa sul calcio d’angolo battuto da Barrow. All’opposto, Bonifazi sembra essere sceso nelle gerarchie di Mihajlovic, che quest’oggi ha puntato sul rientrante Adama Soumaoro.
  4. L’unico brivido (27° minuto): In un primo tempo dominato dagli uomini di Mihajlovic (ma in generale la Lazio non ha mai avuto grandi occasioni per tutto il corso della partita) l’unico squillo biancoceleste arriva da Felipe Anderson, l’uomo chiamato a guidare l’attacco della Lazio data l’assenza di Ciro Immobile: al 27° minuto l’esterno brasiliano, spostatosi sulla sinistra, mette a sedere Gary Medel con un gran dribbling e mette palla in mezzo per Vedat Muriqi. L’attaccante kosovaro si trova a tu per tu con Skorupski, ma la pressione di Soumaoro e l’uscita del portiere polacco riescono a sventare l’occasione, lasciando il Bologna con il doppio vantaggio. 
  5. Il futuro in mano ai giovani (68° minuto): Musa Barrow, anni 22; Arthur Theate, anni 21; Aaron Hickey, anni 19. Nel nuovo Bologna a caccia di certezze sono i piccoli a fare la differenza, oltre che con i goal, con delle prestazioni superlative. Il gambiano sta tornando sui suoi livelli, il belga sta già entrando nel cuore dei tifosi rossoblu e lo scozzese sta migliorando le sue prestazioni di partita in partita. E oggi è arrivato anche il premio del secondo goal il Serie A, un goal fotocopia a quello realizzato contro il Genoa: palla sulla sinistra, dribbling a rientrare e botta di destro sul primo palo, che questa volta trova anche un non impeccabile Reina. 

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