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Il film della partita: Lazio – Bologna in 5 momenti

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È un incubo che sembra non voler finire quello del Bologna degli ultimi 2 mesi; contro la Lazio serviva una risposta quanto meno a livello di prestazione, e invece i ragazzi di Mihajlovic escono dall’Olimpico con un netto 3-0 in favore dei biancocelesti, in una partita in cui i rossoblu hanno dimostrato di essere in grossa difficoltà a livello tattico. Ecco, dunque, Lazio-Bologna in 5 momenti

INGENUITÁ (MA NEANCHE TROPPO) – Perché sicuramente Soumaoro ha sbagliato ad allargare quel braccio verso Zaccagni, ma concedere un rigore del genere forse è un tantino esagerato: all’11° minuto infatti il centrale francese, nel tentativo di difendere palla uscendo dall’area di rigore, allarga troppo il braccio e colpisce in pieno volto Zaccagni, che ovviamente si lascia cadere come una pera cotta. Scena impietosa come se ne vedono purtroppo ogni settimana in ogni stadio del mondo, ma tanto basta all’arbitro Piccinini per fischiare il rigore, trasformato in modo impeccabile da Ciro Immobile. Attenzione: buona parte della colpa è comunque del centrale rossoblu, perché la manata c’è ed è evidente; il problema, come spesso accade, è nella valutazione dell’arbitro, di sicuro influenzata dall’eccessiva caduta di Zaccagni. 

L’UNICO SQUILLO – Il primo tempo si trascina via senza particolari occasioni, con Skorupski bravo in un paio di occasioni su Immobile e Milinkovic-Savic. La seconda frazione inizia con un doppio cambio e il conseguente cambio di modulo: dentro Kasius e Barrow, fuori Dijks e Soriano, con i rossoblu che passano al 3-4-3. E, almeno all’inizio, i frutti sembrano vedersi: dopo neanche un minuto dal rientro in campo proprio l’esterno olandese scappa via a Marusic e mette un’ottima palla in mezzo su cui si avventa Arnautovic, che cerca un sofisticato colpo di tacco su cui però Strakosha riesce a mettere una pezza. Grande impatto quello di Kasius con la Serie A, dove ha già dimostrato tanta grinta e voglia di fare bene: viene da chiedersi, guardando anche l’opaca prestazione di Dijks, se non sia il caso di osare di più con questo ragazzo. 

KO – Se da un lato il cambio di modulo sembrava aver dato una maggiore spinta offensiva, dall’altro ha di fatto chiuso la partita: al 53° minuto la Lazio avanza con Luis Alberto il quale trova fra le maglie gialle del Bologna l’inserimento di Zaccagni, che nella voragine lasciata dai 3 centrali rossoblu ha vita facile nel battere Skorupski per il 2-0 della Lazio. 

IN BAMBOLA – Il goal del 2-0 di fatto chiude la partita: il Bologna è incapace di reagire e la Lazio guadagna fiducia ogni minuto che passa. Al 63°, infatti, Maurizio Sarri rivede sprazzi del suo Napoli nella Lazio di oggi, e non per il colore delle maglie, ma per la bellissima trama che porta al cross di Lazzari per il 3-0 dei biancocelesti, firmato ancora da Zaccagni. Un Bologna impotente assiste ad una Lazio dilagante, e manca ancora quasi mezz’ora di gioco. 

 

L’UNICO A SALVARSI – Se il risultato finale è “solo” 3-0 gran parte del merito va anche a Lukasz Skorupski, che da un po’ di tempo ormai sembra l’unico a salvarsi nelle disfatte rossoblu: come detto, bravissimo nel primo tempo su Immobile e Milinkovic-Savic, incolpevole sui 3 goal della Lazio ed attento anche al 72° minuto, quando il neo-entrato Felipe Anderson cerca la gloria personale con un potente tiro sul primo palo, che il portiere polacco respinge in calcio d’angolo. Almeno fra i pali, il Bologna può ritenersi abbastanza tranquillo: davanti a Skorupski, però, il vuoto. 

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