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Il Gioco Della Torre: Genoa-Bologna – 30 Apr

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Il Genoa provoca ricordi agrodolci, visto che alla salvezza regalataci da Milito qualche stagione fa, si aggiungono poi gli affaire Gilardino e Portanova, che non sono certamente ricordi positivi per un tifoso rossoblu. Genoa-Bologna è un partita brutta, perché il Bologna appare incapace di poter vincere a Genova nonostante le ormai nulle aspirazioni del Genoa in un campionato migliore e nonostante che la squadra ligure abbia avuto alti e bassi che possono dare licenza a pensare che possa succedere di tutto. Il Genoa ha cambiato allenatore, giocatori, schemi, ma ha sempre alternato alti a bassi, ecco perchè la partita non sarà facile e perché sono in difficoltà a scrivere l’odierno “Gioco della Torre”.


Quali giocatori toglieremmo alla squadra avversaria e perchè (nella misura di tre) buttandoli, simbolicamente, giù dalla torre?

Come detto, il Genoa non ha tre veri e propri fenomeni, e sinceramente non ci sono tre giocatori che credo potrebbero cambiare la vita al Bologna. Ma questo è il gioco, quindi ecco i nomi.

GILARDINO: Questo è l’unico nome in cui davvero crediamo. E’ il solo fenomeno di Genoa-Bologna. E’ il solo giocatori di classe superiore, lo ha dimostrato la scorsa stagione, lo ha dimostrato in questa stagione, lo dimostra la sua carriera. Gioca ancora in rossoblu come promesso da Guaraldi, peccato non sia il nostro rossoblu. Sebbene con Gila si giocherebbe come si gioca con Bianchi, quindi un gioco per cui il Bologna NON è strutturato, è vero che Gilardino è più forte (dati alla mano) di Bianchi e quindi sarebbe potuta essere una storia differente, con lui al posto di Rolando.

PORTANOVA: Non è che avrebbe fatto la differenza, in questa stagione. Non è che la faccia neppure a Genova, probabilmente. Ma diciamo Portanova perché è il simbolo del fallimento della nostra dirigenza. Pareva tutto già fatto per tenere Gilardino, ed invece, non solo ci siamo dovuti privare di Portanova a Gennaio, ma poi, non abbiamo neppure tenuto l’attaccante.

BERTOLACCI: In dubbio fino all’ultimo se dire lui o Fetfatzidis, alla fine scegliamo l’italiano per puro campanilismo, visto che sono entrambi abbastanza giovani e decisamente interessanti. Sono i giovani che a noi mancano, quelli su cui puntare per una squadra da Serie A, che con alti e bassi comunque si salvi in modo decente.

 

La Lega Calcio, volendo innovare e rendere più emozionante il procedere del campionato e su suggerimento dei presidenti Lotito e Zamparini e Pulvirenti, concede ad ogni allenatore una Wild card, per prelevare un giocatore dallo spogliatoio della squadra avversaria, che nella sua funzione/ruolo manca al nostro Bologna: chi sceglieremmo?

GILARDINO: Per i motivi detti prima, scegliamo Gilardino come giocatore da mettere in campo con la nostra maglia. Ci ripetiamo: Gilardino ha le caratteristiche di Bianchi, è un uomo d’area di rigore e lì va servito. Il Bologna di queste ultime stagioni non è in grado di supportare un giocatore con quelle caratteristiche. Però Gilardino ha una marcia in più di parecchi altri attaccanti di Serie A, quindi lui potrebbe essere utile al nostro attacco.

 

Con Regno e Ballardini tracciamo una sorta di schema a protezione della difesa, utilizzando gli uomini più in forma che hai in organico. Per arginare l’avversario di turno, che tipo di organizzazione di gioco metteremmo sul panno verde?

Giocare dietro non basta più. Anzi, non è mai bastato, visto che comunque non facciamo punti. Pensare sempre di non dover subire, quanto tanto sai che prima o poi un gol lo prendi, inizia forse ad essere un ragionamento che andrebbe superato, provando magari ad offendere prima che difendersi, invece che il contrario. Ed allora, punteremmo a modificare un po’ la formazione, provando a schierare un 4-3-1-2 con questi giocatori: Curci – Garics, Natali, Cherubin, Morleo – Christodoulopoulos, Perez, Pazienza – Kone – Cristaldo, Bianchi.

 

 

Vediamo cosa succederà domenica, tra Bologna e Genoa… ma vada come vada, sempre e comunque, FORZA BOLOGNA!

 

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