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Bologna FC

IL GRILLO PENSANTE – Campionato a strappi

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La storia racconta che nei momenti di difficoltà la Sampdoria si è spessa rivelata un tonico corroborante per il Bologna, soprattutto al Dall’Ara dove i blucerchiati non centrano la posta piena addirittura dal 2003. Con tali premesse risultava improbabile che le sconfitte contro Cagliari e Napoli potessero evolversi in un filotto, ed infatti la contesa si è rivelata vincente anche se con modalità insolite e, per certi versi, incoraggianti; gli uomini di Mihajlovic si sono travestiti dai napoletani della gara precedente soffrendo la supremazia ed il palleggio degli avversari, subendo il doppio dei tiri in porta ma scoprendosi cinici e spietati nei momenti chiave della partita, con il tabellino ad evidenziare i nomi dei killer Barrow, Svanberg ed il solito encomiabile Soriano. Tre punti non pienamente meritati ma per questo ancora più preziosi. Partite che non si è abituati a vincere.

 

Guarda caso, dopo una vittoria, l’appuntamento successivo era teoricamente abbordabile e si presentava, come una scena che si ripete all’infinito, in una provvidenziale occasione per aspirare a quella continuità sempre inseguita ma puntualmente inafferrabile come il vento o i sogni; in realtà, avvicinandosi al fischio d’inizio, la partita di Crotone non presentava propriamente i connotati della scampagnata, l’arrivo sulla panchina dei calabresi del sanguigno Serse Cosmi ha rinvigorito una squadra ancorata al fondo della classifica ma adesso disposta a non mollare l’osso della Serie A senza combattere per l’impresa.

Il bolognese Matteo Marani, vicedirettore di Sky Sport e noto supporter della città che gli ha regalato i Natali, nel prepartita ha palesato un pensiero che è scolpito a caratteri cubitali nei pensieri dell’intera tifoseria, ovvero che aggiungendo 3 giocatori di reale spessore all’attuale rosa i felsinei si iscriverebbero di diritto tra le pretendenti ad una piazza europea; all’intervallo, senza ombra di dubbio, lo stesso giornalista avrà pensato che giocando con tale supponenza e superficialità neppure la permanenza nella massima serie potrebbe essere garantita, una prima frazione talmente critica da indurre Mihajlovic a sostituire 4 giocatori nel primo quarto d’ora della ripresa e tentare di ribaltare l’umiliante 2-0 assaltando all’arma bianca con una formazione imbottita di attaccanti. La strategia è temeraria ma azzeccata, la marea rossoblu sale impetuosamente e travolge il Crotone con la zampata di Soumaoro (riscattando così un primo tempo incerto), la pennellata di Schouten e il tap-in di Skov Olsen, questi ultimi 2 subentrati dalla panchina (insieme ai positivi Sansone e Vignato) a testimonianza di una vittoria finale figlia della qualità della panchina rossoblu.

 

La vittoria in terra calabrese, la terza in trasferta dopo quelle di Genova (sponda Sampdoria) e di Parma, è l’ennesimo strappo (questa volta positivo) di questa altalenante stagione e annuncia la sosta prevista per i match di qualificazione ai prossimi Campionati Mondiali a cui prenderanno orgogliosamente parte ben 12 giocatori rossoblu (con Soriano unico giocatore italiano della rosa convocato meritatamente da Mancini); uno stop forzato che permette di assaporare meglio e con più distensione il nuovo tentativo di arrampicamento in classifica della squadra, velleità che alla ripresa del campionato dovrà misurarsi con le ambizioni della lanciatissima capolista Inter di Antonio Conte e dell’irresistibile coppia Lukaku-Martinez.

Per sognare più in grande occorrono gli innesti auspicati da Davide Marani ma, nel frattempo, fare lo sgambetto a qualche squadrone schiacciasassi potrebbe rivelarsi una soddisfazione benaugurante.

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