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Bologna FC

IL GRILLO PENSANTE – Futuro indecifrabile

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Prima della sosta per i match delle Nazionali il discorso era stato interrotto con la capitolazione nella tana del Benevento, sconfitta tanto immeritata quanto sanguinosa al cospetto di una compagine palesemente meno dotata. Il Bologna non è però stata vittima delle Streghe campane bensì delle sue croniche carenze: difesa di cristallo ed attacco di terracotta, fattori che hanno inaspettatamente permesso all’ex Pippo Inzaghi di strappare una piccola rivincita e 3 punti d’oro da mettere in cascina per i periodi di magra. Ad aggravare il bollettino di guerra si è aggiunto il guaio muscolare di Gary Medel che, insieme a Poli e Dijks, è andato ad infoltire il reparto lungodegenti di Casteldebole.

Considerando anche la partenza di Bani tutto faceva presupporre che lo stato maggiore rossoblu corresse ai ripari arruolando rinforzi; il corto circuito dello staff tecnico provocato dal diktat societario di austerity sembrava potesse essere sanato in extremis per colmare almeno una delle due grandi lacune in rosa (un difensore centrale importante ed un centravanti prolifico), ipotesi ulteriormente avvalorata dal misfatto consumatosi in terra campana; invece l’ultimo giorno di calciomercato è scivolato via tra bisbigli di svariati nomi  (Todibo, Juan Jesus, Fazio, Cutrone e tanti altri) che tali sono rimasti…come tale è rimasto il Bologna. I ministri senza portafoglio Sabatini e Bigon hanno tentato di fare le nozze coi fichi secchi ma la strategia non si è rivelata vincente, a tutte le porte a cui hanno bussato sono stati salutati col 2 di picche; nella situazione attuale, distante da quella immaginata, sarà quindi necessario fare di necessità virtù riabilitando il bistrattatissimo Santander e facendo disfare le valigie a Paz e Calabresi che attendevano soltanto il biglietto per partire.

Mihajlovic dovrà venire a capo di non pochi intrighi per evitare l’ennesimo anno di transizione, consapevole che anche il Coronavirus è già una mina vagante che influirà sul campionato con effetti impossibili da stimare; sarà quindi opportuno evitare sorprese tentando non solo di accorciare le distanze su chi corre davanti ma anche riservando qualche occhiata per chi si trova alle spalle…ad oggi il futuro rossoblu è indecifrabile. Le dichiarazioni di fine Maggio del patron Saputo (“Possiamo sognare di andare in Europa League, ce la possiamo giocare“) sembrano un eco lontano e inconsistente.

La sfortuna sembra invece un elemento più attuale e, a testimonianza che quando trova terreno fertile difficilmente trasloca, anche il reincarnato Skov Olsen si è aggiudicato un posto nel gremito lazzaretto bolognese fratturandosi in malo modo una vertebra lombare durante Danimarca-Islanda; il tutto alla vigilia del complicatissimo mezzogiorno domenicale contro il Sassuolo, una micidiale macchina da guerra che sta esibendo i suoi pezzi pregiati (Locatelli, Berardi, Caputo) anche nella Nazionale di Roberto Mancini. La creatura di De Zerbi si fa mangiare con gli occhi, è una spietata sirena che ti ammalia con la sua bellezza senza lasciarti scampo, la nemesi del Bologna in fatto di concretezza, e rimettere insieme i cocci per sottomettere un avversario tanto pericoloso appare impresa titanica in questo momento.

Giovedì scorso sarebbe stato il compleanno numero 85 di Giuseppe Gazzoni Frascara, volato in cielo 6 mesi fa ma rimasto ben ancorato al cuore di tutti i tifosi bolognesi per la grandezza e la signorilità con cui ha vestito i panni di presidente e di uomo sotto le Due Torri; sarebbe oltremodo bello omaggiare con una vittoria colui che ci ha regalato Baggio, Signori e tanti altri campioni spinto soltanto dall’amore incondizionato per i colori rosso e blu. Tanti auguri Presidente.

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