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Bologna FC

IL GRILLO PENSANTE – Il destino nelle proprie mani

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Stoppare senza vergogna la corsa inarrestabile del Bologna con la pausa per le nazionali è stata una meschina congiuntura mal sopportata da una piazza straripante di entusiasmo, poco hanno confortato le positive prestazioni di chi è volato via da Casteldebole per vestire la maglia della propria rappresentativa: due settimane di attesa smaniosa per vedere l’episodio successivo della fiction preferita possono essere eterne.

A ravvivare il periodo ci ha pensato il caso Juan JesusAcerbi, una vicenda incentrata sul delicato argomento razzismo che si è però trascinata svilendo, col passare dei giorni, il fine nobile dell’indagine ed alimentando piuttosto un baraccone mediatico dove tutto sembra valere; alla fine della fiera al brasiliano va tutta la solidarietà del mondo ma risulta piuttosto complicato condannare chicchessia sulla base di un’accusa verbale non confutabile, si creerebbe un precedente in stile Santa Inquisizione che andrebbe ad avvalorare in futuro qualsiasi dito puntato. Quindi anche nei confronti di Acerbi, non potendo fugare ogni ragionevole dubbio, va concesso sostegno in antitesi a chi si accanisce con una rabbia che non può avere fondamenta giustificate. In periodo di Pasqua non sarebbe sbagliato concentrarsi su sentimenti più positivi.

           

Vietato fidarsi della Salernitana

 

La realtà dei fatti racconta che, guardando da diversa angolazione, queste due settimane di pausa sono state anche un provvidenziale bonus di tempo concesso all’infermeria per sfoltire i ranghi. Sia Karlsson che soprattutto Zirkzee sono tornati a lavorare in gruppo da qualche giorno e scalpitano per partecipare al pranzo di Pasquetta con la Salernitana, appuntamento che può rappresentare la classica buccia di banana se affrontato con superficialità; è vero che i campani sono il fanalino di coda quasi inghiottito dalle sabbie mobili della retrocessione ma l’ambizioso presidente Iervolino, tutt’altro che propenso ad accettare un fato che sembra scritto, ha ingaggiato Stefano Colantuono (quarto allenatore stagionale dopo Paulo Sousa, Inzaghi e Liverani) per tentare il miracolo della risalita. Il tecnico romano è una vecchia volpe di cui diffidare e, mancando da tanti anni dalla massima serie, farà anche l’impossibile per meritare la riconferma.

 

Un mese di aprile decisivo

 

All’inizio della stagione qualsiasi tifoso avrebbe fatto carte false per vedere il Bologna qualificato in Conference League, nell’immaginario l’Europa League sarebbe stata riservata alle big incapaci di centrare il bersaglio grosso mentre la Champions League non era neppure contemplata. Quando manca soltanto l’ultimo quarto di campionato i rossoblu sono padroni del proprio destino, tre punti di vantaggio sono pochi ma più preziosi di una reliquia considerando che lungo il tragitto verso la partita clou di Roma del 22 Aprile la truppa di Thiago Motta incontrerà nell’ordine Salernitana, Frosinone e Monza (con la sola trasferta in Ciociaria); i capitolini sono la minaccia più insidiosa alla quarta piazza, la cura De Rossi ha risollevato un organico molto più attrezzato di quello bolognese per stazionare ad alta quota, ma i prossimi appuntamenti dei lupacchiotti saranno le trasferte di Lecce ed Udine con l’inframezzo del derby contro la Lazio. Non esattamente una passeggiata di salute, considerando oltretutto che il periodo verrà affollato dal doppio confronto europeo col Milan. Anche l’Atalanta è sempre in corsa ma il suo calendario nell’immediato risulta scomodo, solo tra 2-3 giornate si capirà se gli orobici parteciperanno fino in fondo alla volata Champions.

 

Più chance di centrare la Champions League col ranking UEFA?

 

Il nuovo format della Champions League darà molto probabilmente una chance ulteriore di qualificazione alle squadre italiane, infatti dalla stagione 2024/2025 le squadre che potranno ambire alla coppa dalle grandi orecchie saliranno da 32 a 36 di cui 2 delle squadre “aggiuntive” verranno determinate ogni stagione in base al ranking UEFA dell’anno precedente (quindi, considerando la competizione del prossimo anno, fa fede il ranking della stagione in corso nella quale l’Italia è al momento prima con notevoli possibilità di centrare l’obiettivo). Se le previsioni si concretizzeranno anche la quinta classificata della Serie A potrà partecipare al restyle della Champions League, ributtando automaticamente nella mischia anche il Napoli e, forse, Fiorentina e Lazio. Ma soprattutto allargherebbero le possibilità di qualificazione per un Bologna troppo bello per non meritare un lasciapassare valevole negli stadi più prestigiosi d’Europa.

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