Bologna FC
IL GRILLO PENSANTE – Il sogno Champions continua
Con Inter e Napoli a contendersi il titolo, gli altri due posti valevoli per la qualificazione alla prossima Champions League sono ben lontani dall’aver già trovato un padrone. Una lotta dove il Bologna intende dire la sua fino alla fine, come dimostrato nella bella prestazione contro il Napoli.

Il crocevia contro il Napoli era spasmodicamente bramato, dal Bologna, per la solennità dell’evento ma poteva nascondere insidie neppure troppo celate. I partenopei tallonano a distanza ravvicinata i campioni d’Italia dell’Inter per evitare che possano bissare il successo dello scorso anno, il Tricolore è ormai un affare vis a vis. Nulla può quindi essere lasciato al caso neppure tra le Termopili bolognesi dove quasi tutti sono caduti e, soprattutto, con la corazzata di Inzaghi che era inciampata a Parma aprendo un’opportunità di avvicinamento molto più che golosa. Ma, come detto, da un paio di stagioni all’ombra delle Due Torri c’è poca gloria per i forestieri.
Un primo tempo imprevisto
La forza di poter mettere alla frusta qualsiasi tipologia di avversario e la stupefacente continuità di risultati positivi hanno trasmesso alla tifoseria bolognese l’autostima di Superman. Ed alla squadra anche un po’ dei suoi superpoteri, la truppa di Vincenzo Italiano sembra realmente invincibile di questi tempi. Pe tali motivi nessuno in Emilia si aspettava un primo tempo con un Napoli in versione kriptonite, non certo dominante ma capace di incartare gli automatismi avversari e di mettere la museruola alle tante bocche da fuoco puntate su Scuffet. L’incapacità di sprigionare la solita ferocia era più preoccupante del vantaggio ospite siglato da Anguissa. Forse che Conte, da lupo navigato qual è, sia riuscito realmente a trovare tutte le contromisure per disinnescare la squadra più in palla del campionato?
Una ripresa da grande Bologna
La risposta all’enigma è risultata chiara fin dai primi minuti della ripresa. La marea rossoblu è salita prepotentemente assumendo col trascorrere dei minuti la possanza di uno tsunami. I partenopei si sono rintanati nella propria area di rigore come un pugile chiuso all’angolo, tempestato di colpi ed incapace di reagire. La gemma di una bellezza accecante di Dan Ndoye è il punto più alto di una serata che, come unica macchia, ha un pareggio finale decisamente striminzito per un Bologna superiore sotto ogni aspetto. L’occasione nel finale di Santi Castro aveva già fatto gridare al gol tutta la città di Bologna, uno sguardo più benevolo della dea bendata sarebbe stato meritato. Sfuma sì una vittoria ma si erge una squadra che sempre più reclama con vigore un posto tra i grandi del campionato italiano.
A pranzo con Atalanta-Bologna: in palio addirittura il terzo posto
Il destino è quantomai un mattacchione se questa domenica a pranzo Orsolini e compagni saranno ospiti di quell’Atalanta distante un solo punto. Vincere significherebbe agguantare l’ultimo gradino del podio. Roba da far tremare i polsi. Gli orobici vengono tra tre sconfitte consecutive, notizia decisamente pessima: una fiera ferita è doppiamente pericolosa. Le illazioni sulla concentrazione persa da quando Gasperini ha fatto ventilare la sua dipartita a fine stagione è un alibi troppo debole per essere considerato. La realtà dei fatti racconta che si tratta di una trasferta complicatissima. Un salto nell’inferno del Gewiss Stadium dove per uscirne indenni sarà necessario fare una sola cosa: continuare ad essere il Bologna degli ultimi mesi. Per mantenere vivo il sogno Champions.
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