IL GRILLO PENSANTE – Librando a mezz’aria

Il motore rossoblu, dopo un rodaggio affannoso, sta progressivamente alzando i giri. L’opera degna di Michelangelo disegnata da Thiago Motta avrebbe portato scetticismo nei confronti di qualsiasi sostituto, estremamente rischioso confrontarsi con chi ha riscritto la storia. Vincenzo Italiano, ambizioso, scrupoloso ed orgoglioso, ha avuto il coraggio di raccogliere l’ardua sfida intravedendo più opportunità che trappole. Troppo ghiotta la possibilità di afferrare le redini di un Bologna in versione Champions League. Non capita tutti i giorni.

Madama Estate e Messere Autunno sono stati un po’ spigolosi nei confronti del tecnico, qualche critica rivolta al gioco poco fluido e alla sterilità offensiva della squadra è piovuta; la rotta intrapresa non ha però ricevuto correzioni e, mentre all’orizzonte fa capolino Generale Inverno, il clima in Emilia si è decisamente disteso a suon di punti e prestazioni.

Nonostante la squadra si sia complessivamente indebolita dopo la sessione di mercato estiva, il Bologna viaggia alla stessa velocità di crociera di un anno fa. Anche allora i punti erano 22 dopo 14 giornate. Da quel momento Thiago aveva innestato le marce alte terminando il girone d’andata a 32 punti ma, Coppa Italia a parte, la Serie A era l’unica competizione su cui concentrarsi. Non venivano dissipate energie anche sull’ impegnativo versante europeo, aspetto non certo di poco conto nell’economia di squadra. Italiano sta gestendo più fronti riuscendo, in campionato, a rimanere agganciato alla coda di un treno UEFA che sfreccia a velocità vertiginose.

La Champions League è stata una magnifica parata, porterà esperienza e mentalità, ma purtroppo la rosa non era stata allestita con sufficienti ambizioni. Un solo gol segnato in sei gare, unica squadra delle trentadue in gioco a non essere mai passata in vantaggio. Sul campo i rossoblu hanno sempre ben figurato, nell’ultimo turno hanno imposto il pari al Benfica allo stadio Da Luz, contesto da cui soltanto il Feyenoord era uscito indenne in stagione (vincendo 1-3). Quindi la mano di Italiano si è vista, soprattutto considerando che giocano quasi esclusivamente i giocatori già in rosa dalla scorsa stagione. Soltanto Miranda ed ultimamente Holm riescono a ritagliarsi spazi significativi. Eppure macinare punti in questa competizione significa ricevere bonifici sostanziosi, basti pensare che ogni punto conquistato equivale ad un incasso di 700.000 euro. Sarebbe stata veramente fantascienza racimolare 10-12 punti, incassando 7-8 milioni e ambire ai playoff? Forse, osando un po’ di più in campagna acquisti, sarebbe stato possibile (tradotto: sostituendo con più qualità Zirkzee, Calafiori e Saelemaekers).

 La sfida domenicale con la Fiorentina è una fantastica opportunità per non attardarsi dal gruppo di testa, per ribadire l’intenzione di voler rientrare ai piani alti dopo averli visitati nella scorsa stagione.

La truppa felsinea viene dal convincente 3-0 col Venezia e dal successo svanito nel finale allo Juventus Stadium, al termine di una prova gagliarda. Se i rossoblu stanno bene, la Fiorentina scoppia addirittura di salute: in campionato non perde da 3 mesi ed arriva al Dall’Ara con un filotto di 8 vittorie consecutive in campionato, score che le permette di veleggiare a ridosso della testa della classifica.

Sfida che capita al momento giusto, è Italiano contro il suo recente passato. Battere la Fiorentina sarebbe una dichiarazione di inclusione: anche quest’anno ci sarebbe da fare i conti con il Bologna per agguantare un piazzamento europeo.