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Bologna FC

IL GRILLO PENSANTE – Quando un asterisco fa la differenza

La spada di Damocle sospesa da 4 mesi sulla classifica del Bologna è stata rimossa, il fastidioso asterisco si è tramutato in un grande trionfo ai danni di un Milan in piena crisi. La classifica è diventata finalmente veritiera. Ed anche piuttosto bella.

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Santiago Castro (© Bologna FC 1909)
Santiago Castro (© Bologna FC 1909)

Dalle parti di Casteldebole, in provincia di Bologna, si sono specializzati nei recuperi di campionato, vincerli è diventato più sicuro delle tasse e della morte. Dopo la sanguinosa sconfitta patita dall’Inter nell’Aprile 2022 (che ne ha compromesso la corsa scudetto), anche il Milan ha ricevuto il medesimo trattamento nella serata di giovedì; i rossoneri, invece che riscattare i ceffoni ricevuti da Feyenoord e Torino, non sono riusciti a capitalizzare il vantaggio di Leao ma sono stati definitivamente spinti nel baratro di una crisi dai colpi di Castro e Ndoye. Dalle parti di Milano, prima di scendere in Emilia per giocare una gara rinviata, è consigliabile cospargersi di acqua santa o fare una gita a Lourdes. Il Dall’Ara la sera non perdona quando sente l’accento meneghino.

La Fatal Bologna colpisce ancora

La partita col Diavolo era un crocevia di importanza capitale. L’inciampo di Parma si era manifestato come un fulmine a ciel sereno e sfruttare il jolly dell’asterisco in classifica avrebbe evitato l’insinuarsi di scomodi dubbi, un vaccino capace di estirpare sul nascere qualsiasi malanno. Fin da subito le redini della contesa sono state afferrate dai rossoblu, gli avversari hanno tentato qualche strappo ma giocando prevalentemente di rimessa. Una squadra priva di arrivi invernali tra i titolari al cospetto di un’altra rinforzata con un arsenale offensivo pirotecnico. Ma i nomi non bastano, vince quasi sempre chi è più squadra. Al triplice fischio lo stadio viene avvolto dall’abbraccio di “Poetica” di Cesare Cremonini e “L’Anno che verrà” di Lucio Dalla. La luce è soffusa, l’atmosfera è magica. La Fatal Bologna ha colpito ancora.

Sorpresa in semifinale di Coppa Italia: c’è l’Empoli

Nella stessa settimana un altro evento ha catalizzato l’attenzione: il quarto di finale di Coppa Italia tra Juventus ed Empoli. Giocarsi il biglietto di una storica finale proprio con il “traditore” Thiago Motta appariva una formalità tanto scontata quanto stimolante. Invece la palla è proprio rotonda ed i toscani, scesi in campo con mezza primavera, hanno sbancato l’Allianz Stadium conquistando una meritatissima qualificazione ai calci di rigore. Immediatamente dai nuvoloni neri già addensati su Torino sono iniziate a piovere fulmini e saette a volontà sul tecnico bianconero, il tutto accompagnato da un po’ di sarcastica rivalsa spedita da Bologna. Non si stava forse meglio lo scorso anno di questi tempi?

Due fronti ancora aperti ma tante insidie in campionato

Con possibilità aperte su due fronti, la truppa di Vincenzo Italiano ha il destino nelle proprie mani; nei due prossimi turni si incroceranno le armi contro Cagliari e Verona e poi inizierà un ciclo terribile “spezzato” dalla gara col Venezia. In realtà la lotta per la retrocessione sta erodendo punti alle contendenti per l’Europa, il Bologna è caduto a Parma ma non è stata l’unica vittima di alta classifica nel turno precedente (sono capitolate la Fiorentina a Verona, il Napoli a Como, il Milan a Torino e la Lazio ha pareggiato a Venezia). Ogni giornata nasconde un’insidia diversa da prendere con tutte le cautele del caso. Un passo alla volta. Ed il prossimo passo si chiama Cagliari, la legge del Dall’Ara è pronta per essere nuovamente applicata.

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