Bologna FC
IL GRILLO PENSANTE – Svolta o crisi del settimo anno?
Il pianeta Terra dell’estate 2021 assomiglia tremendamente alla Luna del 1969 nel momento in cui Neil Armstrong conficcava la bandiera americana nel suolo, simbolo dell’epico raggiungimento del più grande satellite terrestre; oltre 50 anni dopo la bandiera a stelle e strisce è stata sostituita dal tricolore, il mondo intero si è improvvisamente trasformato in terra di conquista per un’Italia sportiva famelica di imprese e trionfi. Tutte le nazioni si sono dovute inchinare all’exploit del Belpaese, gli italiani sanno storicamente esaltarsi nelle difficoltà e la truppa olimpica capitanata da Marcel Jacobs, preceduta dall’immensa nazionale di Roberto Mancini, ha stipato la bacheca di trofei non smentendo la tradizione. Un’autentica egemonia, a danno soprattutto di un’Inghilterra ostentatrice di superbia e punita coerentemente col peccato capitale commesso: solo pugni di mosche quando oltre Manica pregustavano già il sapore della vittoria in più occasioni. Sarà per la prossima volta.
Purtroppo il campionato della Regina è però ben più opulento della disastrata Serie A, tanto che la massima serie italiana è stata depauperata da trasferimenti milionari in Premier League (Lukaku, Romero, Gollini, etc) ma anche verso il Paris Saint Germain (Hakimi e Donnarumma) le cui casse sembrano non avere fondo e il cui bilancio sembra scivolare come un’anguilla tra le regole (esistono?) del Financial Fair Play. Sono tante le società che si sono mosse con estrema cautela tra le sabbie mobili del calciomercato, i danari sono centellinati ed ogni operazione va soppesata col bilancino del farmacista ma, almeno inizialmente, il Bologna sembrava essersi districato con idee chiare e senza scendere a troppi compromessi; sono stati liquidati 2 titolari (Danilo e Palacio) per questioni puramente anagrafiche e sono stati rimpiazzati con altrettanti investimenti onerosi, ovvero Bonifazi pagato ben 6 milioni di euro e quel centravanti inseguito da svariate sessioni che porta il nome di Marko Arnautovic (3 milioni + 1 di bonus il costo del cartellino, contratto triennale da 2,7 milioni annui). Finora la temutissima cessione eccellente non si è materializzata, la dirigenza ha dettato le proprie condizioni in risposta alle richieste per i propri gioielli (25 milioni per Tomiyasu e 15 milioni per Orsolini) ma nessuna controparte ha depositato sul piatto tali cifre. La squadra è però ancora incompleta del reparto difensivo, le lacune sono apparse più grandi del buco nell’ozono nel disastroso debutto casalingo con la Ternana in Coppa Italia quando i rossoblu si sono visti recapitare una cinquina in pieno volto (addirittura in meno di un’ora) da una squadra neo promossa in Serie B; a nulla è valso il tentativo di rimonta naufragato sul 4-5 che ha sancito l’eliminazione dalla Coppa Italia, l’unica ai danni di una squadra di Serie A nell’intero tabellone. L’ennesima imbarazzante prestazione dal ritorno nella massima serie ha scatenato feroci critiche verso allenatore e dirigenza di una piazza satura di delusioni, sfociata anche in un comunicato amarissimo dell’Associazione Futura Rossoblu e dalle scuse di Mihajlovic e Sabatini sulla prestazione poco decorosa. Scuse che, considerando la frequenza, sono ormai diventate una stucchevole e pericolosa litania.
Nel mezzo di acque piuttosto agitate, incombe il debutto in campionato tra le mura amiche contro la matricola Salernitana ancora in fase di assemblamento e sulla carta destinata a lottare con le unghie e coi denti per mantenere la categoria. Iniziare con una vittoria non sarebbe certo la panacea di tutti i mali ma riporterebbe quantomeno un briciolo di serenità per affrontare l’ultimo miglio del calciomercato e costruire, finalmente, una rosa che non appaia ancora una volta “incompiuta”.
Saputo sarà a Bologna per assistere alla partita e poi presenziare al vertice di mercato col suo stato maggiore; ciò che uscirà dalla stanza dei bottoni di Casteldebole potrebbe fare la differenza tra la svolta dell’altalenante percorso rossoblu e la crisi del settimo anno.
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