Bologna FC
Il Milan di Stefano Pioli, una squadra in ripresa dopo una lunga crisi
Dopo 14 giorni, domani sera il Bologna tornerà in campo, ancora in trasferta: dalla Unipol Domus di Cagliari a San Siro contro il Milan. Da un ko al tentativo di riprendersi dopo un periodo nero. La vittoria in casa Bologna manca dal 2023, per l’esattezza dallo scorso 23 dicembre, quando i rossoblù superarono 1-0 in casa l’Atalanta. Chissà che il ritorno a San Siro, dove quest’anno i rossoblù non hanno ancora perso in due sfide contro l’Inter, non possa portare quell’entusiasmo giusto per tornare a vincere. Il Milan, peraltro, è una delle poche squadre che in stagione hanno battuto la squadra di mister Thiago Motta.
Tattica e modulo del Milan
Il Milan di Stefano Pioli ha attraversato momenti complicati in questi ultimi mesi, ma nell’ultimo mese e mezzo ha saputo rimettersi in carreggiata mantenendo la barra dritta. In queste settimane di difficoltà, a differenza della scorsa stagione, Stefano Pioli ha cercato di mantenere costantemente il focus sullo stesso modulo. Il 4-3-3 con un centrocampista che agisce quasi da trequartista è stat la guida del tecnico, che in una sola occasione ha modificato lo schieramento passando ad uno schema tattico più fluido e più simile al 4-4-2.
Gli esterni, le sovrapposizioni e gli inserimenti
Il segreto della ripresa del Milan sta anche nella ritrovata “normalità” difensiva. Nonostante l’emergenza infortuni, il ritorno di Gabbia dal prestito e il recupero di Kjaer ha permesso a Stefano Pioli di tornare a giocare con un reparto difensivo schierato con tutti i giocatori nelle loro posizioni naturali. Il tecnico parmigiano ha ritrovato di recente anche la vena di Theo Hernandez, che sta lentamente ritrovando gli automatismi sulla corsia di sinistra insieme a Rafael Leão. Le sovrapposizioni interne del terzino mancino francese hanno creato grandi problemi agli avversari nelle ultime settimane. La produzione offensiva ne ha tratto vantaggio, guadgnando in imprevedibilità, velocità e abilità tecnico-balistiche. Pioli deve tuttavia ancora migliorare il contributo degli esterni, gli uno contro uno delle ali in questa fase stanno un po’ mancando. Un elemento fondamentale per rendere la manovra offensiva più imprevedibile. Nonostante la squadra rossonera ancora non abbia, diciamo, “re-inserito” il contributo delle ali, gli inserimenti dei centrocampisti stanno comunque risultando decisivi. Nelle ultime gare infatti sono arrivati i gol di Loftus-Cheek, Adli, Theo e gli attaccanti, ma nessuno dagli esterni.
Gli attaccanti e i finali di gara del Milan
Se all’andata, alla prima giornata di campionato, il Milan aveva iniziato la gara su ritmi altissimi, chiudendo di fatto il match nel primo tempo, ultimamente i rossoneri hanno “cambiato” pelle. Nei finali di partita, le alternative offensive a disposizione di mister Pioli, stanno facendo la differenza. Okafor e soprattutto Jovic nel finale sono stati decisivi in diverse occasioni negli ultimi minuti, riempiendo l’area e facendosi trovare pronti in zona gol.
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