Il mondo è impazzito

Il mondo è impazzito. Tutti ci sentiamo in credito, nessuno ha debiti. Tutti siamo più bravi degli altri, che noi al posto loro faremmo sfracelli. E non parlo solo di Ercolino, dell’ex bidello del Righi e tutti gli umarells in salsa rossoblù che in agosto si sentivano già in B e in gennaio frequentavano l’ultima spiaggia (prendendo un gran freddo, tra l’altro). Certo, ci sono anche loro, gli psicolabili di Via Andrea Costa, ma sono in qualificata compagnia. La Juventus stravince l’ottavo scudetto consecutivo, però Allegri (giustamente confermato) viene contestato. Il Napoli è secondo in campionato, ma De Laurentiis è una “mmerda”, con le due “m”. A Firenze, i Della Valle vengono spernacchiati a giorni alterni: un giorno Andrea, l’altro Diego. A Genova, sulla sponda doriana si metterebbe al rogo Ferrero, mentre dall’altra parte si è già provveduto ad accendere il falò per bruciare Preziosi e il mio amico Perinetti. Quanto a noi, beh, dopo aver piantato croci ed esposto striscioni, l’altro giorno ho sentito che c’è chi farebbe il cambio Saputo-Viperetta. Se l’andazzo è questo, fermate il mondo che scendo. Capisco il gusto del paradosso, che io stesso frequento, ma se Gianfranco Civolani – il Migliore di tutti noi, e lo dico perché ci credo – se ne esce con una boutade del genere e nessuno, non dico pretende il TSO, ma almeno prende le distanze, significa che la malattia psichiatrica si è impossessata di tutti noi. Questo è il clima generale, questa è pure l’aria che si respira dalle nostre parti. Il mondo è impazzito; io no, lo ero da tempo. Ma poi non stracciatevi le vesti se sabato prossimo l’Empoli vince al Dall’Ara (e il Bologna si salva ugualmente, state tranquilli)…

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