Bologna FC
Il nostro orgoglio è rossoblù – La rivalsa di Garics e Krhin – 8 nov
Ebbene sì. Questo Bologna sa vincere, e, incredibilmente, segna su azione senza prendere gol (finora avevamo fatto sempre regolarmente l’esatto contrario). Nelle ultime tre partite la squadra ha mostrato un volto nuovo; e non credo sia un caso lo abbia fatto in primis contro il Livorno, dopo la bellissima dimostrazione di affetto data dai tifosi a Casteldebole il giorno precedente la partita, che sicuramente ha ridato fiducia al gruppo. In attesa della vittoria, in quel momento sono stati i giocatori ad applaudire i tifosi. La prima è quindi arrivata in casa contro il Livorno, con una partita non entusiasmante che però ci ha rilanciato: finora ci era mancata anche un po’ di fortuna. Da lì in poi è stato tutto più facile. Ad aprire questa nuova fase del nostro campionato è stato Crespo, con un gol non proprio bellissimo, ma, al diavolo l’estetica!, in quel momento ci interessavano soltanto i punti, per tirare un sospiro di sollievo. E, a proposito di terzini destri, nella partita successiva in Sardegna il primo a segnare è stato György Garics.
Garics, spesso criticato per la poca precisione dei cross, nella partita contro il Cagliari ha saputo dare la propria impronta al gioco ed è riuscito a portare il fato dalla sua: una défaillance di Agazzi gli ha consentito di coronare sé stesso e il Bologna con l’alloro della gloria, con un gol di destro al volo tutto sommato niente male, facendo pendere l’ago della vittoria dalla nostra parte in una partita in cui fino al 26° minuto nessuna delle due squadre aveva mostrato una particolare superiorità. Ma l’alloro della gloria si sarebbe potuto guastare subito nei successivi sviluppi della partita, se non fosse successo quello che forse pochi si aspettavano: 32 minuti dopo, è sempre lui che fornisce l’occasione al Bologna di raddoppiare, con l’assist per Kone, che quando gioca più avanzato non si fa mai trovare impreparato su simili suggerimenti. La rivalsa di Garics, eroe per un giorno, ha coinciso anche con la rinascita del gioco del Bologna, in una partita finalmente piacevole e affrontata con grinta nonostante sfortune come gli infortuni di Natali e Mantovani nei primi 40 minuti dello stesso match. Spesso dipinto come giocatore di poca qualità, ha dimostrato che, pur non avendo un rendimento sempre elevato e continuo, si può diventare i giocatori simbolo della svolta per l’intera squadra. E, in tempi di crisi, pazienza se ciò succede per una sola partita (titolare anche nella successiva partita contro il Chievo, Garics ha giocato 90 minuti, ma stavolta con scarsi risultati). Inoltre, contro l’Atalanta potrebbe tornare utile pure in una difesa a tre ora che mancano Natali e Mantovani per infortunio: anche la duttilità del giocatore in queste situazioni di emergenza diventa una qualità importante. Credo dunque che Garics, dopo più di tre anni di permanenza a Bologna, in cui sempre ha dato prova di impegno, professionalità e simpatia, meriti questa menzione… sperando che prossimamente i suoi cross possano diventare sempre più spesso begli assist.
A proposito di duttilità, nelle ultime due partite c’è stato un altro giocatore che ha mostrato questa caratteristica: è René Krhin, uno dei giovani della squadra, ma anche lui ormai da più di tre anni a Bologna (in compartecipazione con l’Inter). Dotato di talento, ha visto rallentare la sua ascesa a causa di numerosi e pesanti infortuni. Nonostante tutto, dopo ogni difficoltà è sempre ripartito senza mai darsi per vinto, recuperando terreno. Il suo ruolo naturale sarebbe quello di regista centrale, tuttavia spesso non ha brillato ed è sempre risultato migliore in fase di copertura piuttosto che in fase di costruzione. L’avvio pessimo del nostro campionato ha reso ancora più difficile la possibilità di emergere per un giovane che ancora non è una certezza in mezzo al campo; ultimamente però le cose vanno meglio per tutta la squadra e anche René ha dato prove più positive. La cosa interessante da notare però è che sta facendo ottime partite da difensore centrale: l’abbiamo visto in questo ruolo prima, per emergenza, durante l’incontro con il Cagliari, poi titolare in difesa contro il Chievo. Non è un ruolo facile: un solo errore può compromettere la partita; eppure, finora è andato benissimo, e ha dato sicurezza al reparto in un momento delicato per i tanti infortuni dei compagni (e finalmente stiamo giocando senza prendere gol!). Una menzione, quindi, anche per lui, che finalmente sembra aver acquisito fiducia nelle proprie capacità e pronto per il famoso salto di qualità tanto atteso, “dando un taglio” definitivo alle incertezze e ai dubbi che fin qui aveva ispirato a riguardo delle proprie qualità. Tra l’altro, la voglia di darci un taglio l’ha già dimostrata per i capelli: e sembra che i capelli corti gli stiano portando bene…
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