Il nuovo Bologna tra ambizioni e novità (Stadio)

Oggi, all’esordio in Serie A, il Bologna sarà molto diverso da quello che abbiamo visto quasi un anno fa e Vincenzo Italiano lo sa.

In città, sotto sotto, nessuno ha ancora smesso di sognare. Qualcuno con convinzione, altri grazie alla speranza, ma sono comunque tutti attaccati ad una brama. La Coppa dei Campioni era un traguardo inatteso, per il quale bisogna ringraziare un gruppo determinato e completo, ambizioso e talentuoso. Ed ora, con un nuovo allenatore e delle nuove idee, si spera che arrivi una continuità di risultati, per far divertire il popolo rossoblu.

Lo stile offensivo di Italiano

Certo, il cambio tecnico, con l’arrivo di Italiano, può far storcere il naso, perché tatticamente l’allenatore è diverso da Motta. Ma bisogna considerare che a Casteldebole serviva una figura capace di gestire i doppi impegni, e Vincenzo lo è. Due finali di Conference ed un’apparizione all’atto finale di Coppa Italia con la Fiorentina sono il suo biglietto da visita, e proprio per questo la dirigenza gli ha affidato l’incarico in una squadra che per più di un cinquantennio non aveva mai raggiunto traguardi simili.

Il suo calcio, molto aggressivo, avrà bisogno di un periodo di adattamento per i giocatori, abituati al palleggio dalla precedente gestione. Ma, alla fine, si spera che ne valga la pena.

Un mercato attivo

Va anche ribadito che il mercato dei rossoblu, sia in entrata sia in uscita, è stato molto movimentato. Questo, assieme alle varie competizioni, come gli Europei e la Copa America, potrebbe aver sfavorito l’approccio col nuovo tecnico. Molti giocatori sono infatti tornati in ritardo dalle vacanze ed altri sono arrivati, come Dallinga, solo verso la fine del ritiro.

A maggior ragione, quindi, al tecnico di Karlsruhe servirà tempo per far funzionare gli ingranaggi della sua squadra. E non serve allarmarsi per qualche amichevole imprecisa, anche se nemmeno prenderla troppo alla leggera sarebbe il corretto approccio.

Comunque, sarà la gara di oggi a darci importanti segnali sulla condizione e sull’assorbimento delle nuove nozioni tattiche da parte del gruppo. La parola spetta, come sempre, al campo.

(Fonte Stadio, Marco Netri)

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