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Il pronostico di Giovanni Bia – 17 set

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Giovanni BiaTanti gli assistiti di Giovanni Bia che potrebbero essere tra i protagonisti del mercato di gennaio. Abbiamo allora contattato in eslcusiva l’agente FIFA per avere delucidazioni in merito al suo personale pronostico di Bologna – Frosinone, che avrà luogo domenica 20 settembre alle ore 15:00.

 

Prima di tutto, parliamo un po’ del Giovanni Bia calciatore. Che ricordi ha dell’esperienza passata a Bologna?

E’ stata sicuramente un’esperienza bellissima, sono stati 3 anni che mi hanno davvero cambiato la vita. Ho un ricordo meraviglioso di quella piazza, facevo parte di un gruppo unito che aveva uno splendido rapporto con i tifosi e con la società. Devo tanto a Bologna.

 

Sei anni in giro per i vari club italiani come Parma, Inter, Napoli, Brescia (giusto per citarne alcuni), poi l’arrivo al Saint Etienne. Cosa ne pensa del calcio francese? Come è stato giocarci?

Non ho ricordi positivi riguardanti la mia esperienza in Francia. Mi sono ritrovato in una situazione che non assomigliava a quella che mi avevano descritto, quindi ho fatto una grande fatica ad ambientarmi. Difatti, dopo un solo anno sono scappato da lì.

 

Dando un’occhiata all’attuale serie A, ha un’idea di chi possa essere la favorita per la vittoria finale?

La Roma si è avvicinata parecchio alla Juventus, tecnicamente parlando. Come nelle ultime stagioni, penso che continueranno a giocarsi il campionato proprio queste due grandi squadre.

 

Bologna – Frosinone; cosa dobbiamo aspettarci da questo match?

E’ una partita estremamente delicata per entrambe le squadre, sarà molto particolare dal punto di vista tattico. Il Bologna deve fare risultato a tutti i costi, stessa cosa vale per il Frosinone. Secondo me, la prima che riuscirà a portarsi in vantaggio porterà a casa i tre punti.

 

Nella rosa avversaria gialloblu ci sono 14 esordienti in massima serie. Forse il tallone d’Achille di questa formazione è proprio l’esperienza. Che squadra è il Frosinone?

Conosco questa squadra abbastanza bene, perché in rosa c’è un giocatore che assisto io,

che è Bertoncini. Ad ogni modo la seguo da tanti anni, è un gruppo che è stato portato avanti dalla Lega Pro con tanta attenzione. È un gruppo unito, solido e nonostante gli ultimi risultati non siano stati positivi non significa che ci siano grossi problemi. La squadra è stata attrezzata per essere all’altezza della serie A e affrontarla con la testa alta. La salvezza è il loro obbiettivo e penso che riusciranno a raggiungerlo.


Anche Bologna ha puntato a rifare la squadra partendo dalla freschezza di tanti giocatori giovanissimi, che vedevano la serie A solo come un sogno. Cosa ne pensa?

Corvino ha fatto un’ottima campagna acquisti, e a mio parere ha trovato la chiave giusta per questo team, ovvero una buona miscela tra esperienza e gioventù. Poi, chiaramente, queste sono tutte valutazioni fatte ad occhi chiusi, perché dopo solo tre partite non si possono avere certezze. In più, secondo me, Bologna ha tutte le carte in regola per raggiungere una salvezza tranquilla, ma non di più.


Anche se è ancora presto per muovere certe critiche, la formazioni di Delio Rossi è ancora in stallo a 0 punti. Riuscirebbe ad identificare il problema delle ultime sconfitte?

Avendo dovuto fare una grandissima manovra di mercato, mettendo in piedi una squadra partendo da zero, molti giocatori si devono ancora integrare in squadra e trovare i giusti sincronismi con i compagni. Ci vuole tempo per queste cose.


Tra gli svariati innesti di mercato bolognese, c’è qualcuno che ha particolarmente attirato la sua attenzione?

Sinceramente nessuno per il momento, i giocatori non hanno ancora avuto il tempo di dimostrare quanto valgono realmente.


Bologna è colma di nostalgici del pallone di una volta, e ciò porta a pensare che non ci siamo più “giocatori bandiere”; In effetti gli esempi di calciatori attaccati ad una sola maglia in carriera sono sempre più rari. Visto l’entusiasmo della città intera per l’arrivo di Mattia Destro, lei pensa che possa diventare la nuova bandiera rossoblu?

Valutando i suoi ultimi anni di carriera, direi proprio di no. Ha cambiato tantissime società indossando la maglia di tantissime squadre diverse in poco tempo, quindi secondo me non ha i requisiti per esserlo.


Tra i suoi assistiti, c’è qualche giovane promessa che consiglierebbe al Bologna? 

Ho parecchi giovani che giocano in serie B. Uno su tutti, consiglierei Andrea Palazzi, centrocampista del Livorno, classe 96, lo trovo un giocatore di grande prospettiva. Vorrei lanciare anche Valerio Nava, oppure Ricci… insomma assisto parecchi giovani di talento. Ne ho finché volete! 

 

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