Bologna FC
Il Punto sul Bologna – BigOne
Ad ascoltare il racconto a più voci che arriva dal ritiro di Pinzolo, tutto sembra celare una gran voglia di cominciare. Ricominciare, per qualcuno. Sicuramente, chi ha brama di dimostrare l’efficacia e il valore delle proprie scelte è Riccardo Bigon. Spesso (in taluni casi, “troppo” spesso), il direttore sportivo voluto da Saputo e Fenucci è stato messo nel vortice delle critiche, in buona compagnia di Donadoni. Succede nelle attività che ci espongono alla luce tutti i giorni. Quindi, è nelle cose della professione che si sceglie. Tuttavia, Bigon è una persona all’apparenza schiva e moderata e, probabilmente, questa sorta di giudizio sommario che qualche tifoso concede in ogni scelta del Ds con troppa e repentina facilità, lo disturba. Come detto, fa parte del mestiere e anche Bigon se ne darà ragione se non se l’è già data.
Per quel che mi riguarda, ho scritto sempre che, quando le cose vanno male non necessariamente esiste un colpevole. Anzi, delle colpe mi interesso proprio poco. Perché ritengo più efficace capire che tipo di errori che sono stati fatti e come evitare di farli successivamente, piuttosto che rimbrottare col ditino della mano scosso chiunque supponiamo sia il “fulcro del danno”.
A dirla tutta (così come accadde anche per Verdi), mi astengo da qualunque pregiudizio ma rimango interessato alle scelte sin qui portate a casa da parte di Bigon e Inzaghi. Ad esempio, la curiosità di capire il valore di Svamberg (da molti ritenuta una gran bella “presa”), su tutti. Ma c’è interesse anche per gli innesti (vedi Cossalter) per far riemergere la Primavera dall’anonimato in cui rischia di essere caduta con la retrocessione dell’anno agonistico passato.
Non solo. Perché sarà interessante anche capire a chi ha giovato lo scambio Falcinelli-Di Francesco. Nel caso specifico e ancor prima che la palla rotoli sull’erba, credo che il beneficio possa arrivare ad entrambi i ragazzi. Il neo rossoblù si giocherà un posto da titolare già alla prima di campionato e avere come allenatore un ex attaccante come del valore del Pippo nazionale è sicuramente un valore aggiunto per la punta perugina. Altrettanto si dica per Di Francesco visto che con il possibile modulo adottato del futuro Bfc (sempre salvo smentite dal campo), potrebbe non essere ideale per il ragazzo che, tuttavia, potrebbe ancora crescere grazie a De Zerbi. La questione economica non mi interessa: la Società avrà avuto la giusta attenzione e di questo ne sono sicuro.
Infine, ritorno strettamente a Bigon. O Big One, se si preferisce (senza confonderlo con il terremoto che si attende in California). Sono convinto che sarà una stagione determinante, in un modo e nell’altro. E non mi dispiacerebbe affatto, a fine stagione, poter essere orgoglioso della squadra per cui tifo. E poter dichiarare a voce alta #weareBigOne. Che alla fine non è altro che un Bigon accresciuto.
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