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Il Punto sul Bologna – Dai gas, Pippo!

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“Splendida prestazione dei piloti del Ducati Team sul circuito di Brno”. Così inizia il comunicato stampa della Ducati, a pochi momenti di distanza dalla splendida doppietta dell’azienda bolognese.
Una vittoria che concede grande soddisfazione ai tifosi che, nel nostro territorio, rappresentano lo zoccolo durissimo dei fedeli al team. Pensando a una Bologna vincente (in fin dei conti non è così forzato dirlo), viene da chiedersi quanto tempo ancora ci vorrà per fregiarci delle stesse soddisfazioni in ambito calcistico. Il campionato è ormai alle porte (quest’anno gli amanti del mondo pallonaro non hanno avuto riposo) e la prima gara ufficiale (la coppa Italia) è nel week end. Attualmente, si è ancora in fase di studio. Anzi, il turno del “secchione” tocca a Inzaghi, lavoratore irreprensibile ed esempio di grande applicazione. Il neo mister sta infatti ragionando sui pregi e difetti della squadra attuale e studia che tipo di “toppa” cucire in eventuali possibili falle. Su tutte, la linea della difesa. Sulla carta (ma senza pregiudizi), la qualità non sembra essersi elevata rispetto alla passata stagione. Il nuovo assetto scelto dall’allenatore (tre difensori centrali, con eventuale copertura degli esterni), pone ancor più sotto attenzione la partenza delle azioni dal basso. La difficoltà emersa nella passata stagione (fattore che ha spesso compromesso le tattiche utilizzate) non appare risolto. Se si tratta di una questione psicologica (Gonzalez è votato al ruolo ma l’anno scorso ha evidenziato alcune carenze), è risolvibile e la spinta emotiva offerta da Inzaghi potrebbe essere corroborante in tal senso. Se si tratta di qualità limitata, occorre assolutamente un innesto proveniente dal mercato o una soluzione interna. Nel primo caso, tutti confidiamo in un rapporto schietto tra il mister e Bigon per risolvere il problema. Nel secondo, le soluzioni possibili non paiono al momento del tutto percorribili. Dunque, si ritorna al punto uno.
Negli altri settori del campo, la questione (con equivalente cambio di assetto) non pare destare grandi sofferenze. La squadra (compresi i nuovi arrivati) quanto meno non sembra essere così tanto peggiorata. È assolutamente vero che la partenza di Verdi crei un vuoto difficilmente colmatile. Tuttavia, l’assenza potrebbe essere riempita da una somma di fattori espresse dal nuovo pilota/mister Pippo Inzaghi (comprese alcune scelte interessanti come Orsolini mezz’ala). Novità tattiche e vibrante carattere potrebbero plasmare l’argilla rossoblù in una roba nuova che potrebbe perfino (perdonate l’ironia) darci soddisfazione. Infine, l’affaire Destro rimane ancora in ballo ma la risoluzione la si conoscerà a mercato quasi chiuso.
Dunque, di tutta questa vecchia e nuova e apparente ossatura, il motore di controllo sarà affidato a Inzaghi. È poco? È tanto? Vedremo. Intanto, dai gas Pippo!

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