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Il Punto sul Bologna – El diez a riposo

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Da quando è arrivato e fino a poche ore fa, “el diez” era a suo appannaggio. Ma quest’anno, Mattia Destro ha rinunciato a vestire quella maglia. Quel numero dieci che ha evocato tanto in tante squadre. E che qualche nome importante l’ha “abitato” anche in maglia rossoblù. A cominciare dal nostro “Giacomino” che ha concluso la propria carriera nel Bfc nel ’75 e proprio con quella maglia.
Maglia che l’anno successivo ha vestito le spalle compassate di un altro grandissimo centrocampista: quell’Eraldo Pecci, unico al mondo a saper giocare anche da fermo.
Poi gli anni ’90 e un altro educatissimo piede ha marcato il passo felsineo di quella maglia: il magiaro Lajos Detari, capace di lanciare a sessanta metri a filo d’erba e con una personalità che ritroveremo simile negli anni duemila su di un altro dieci. Il sempre rimpianto Gaston Ramirez.
Ma l’age d’or di quel numero, si raggiunge dalla stagione ’96/’97 (con la casacca indossata da Igor Kolivanov) per poi vederla passare al dieci italico per eccellenza, Roberto “divin codino” Baggio. E li sembrava che si dovesse fermare, nel nostro immaginario. Eppure, la società di allora ci riuscì, passando dal 10 del campione veneto al dieci di un immarcescibile Beppe Signori che vestì quella maglia al ’98/’99 sino al 2003/2004. In assoluto, il momento più altro per la squadra felsinea.
Tuttavia, senza arrivare a quella qualità di calcio, il 10 ha vestito anche altri idoli petroniani. Giocatori a cui ci siamo affezionati, al di là del bene e del male. Da Tomas Locatelli, erede del 10 di Signori, poi Zauli nel 2006/2007ma anche Bombardini, Gilardino e perfino Moscardelli. Da qui, un inizio di decadenza, dal punto di vista dei risultati sportivi. La “sacra” è stata indossata, infatti, dallo sfortunato Mancosu (’14/’15) poi Giannone e infine Mattia che non fece in tempo ad essere acclamato dai tifosi che già brillava il 10 sulle sue spalle.
Non tutto è andato bene, però. E quel numero così sportivamente religioso è decaduto e non ha più trasportato i nostri sogni di tifosi. Destro oggi ci rinuncia e vuole ripartire da un numero che gli portò bene, il 22 già vestito nel Genoa, nel Siena e nella Roma. Un questione scaramantica che ci sentiamo di appoggiare in pieno. Fosse la chiave di svolta…
Nel frattempo, la 10 si impolvererà nel magazzino. In attesa di tempi più epici. In attesa di un altro padrone. Hai visto mai che prima del 19 agosto…

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