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Il Punto sul Bologna – L’orologio del coniglio

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Ohimè! ohimè! ho fatto tardi! ripeteva ossessivamente il Bianconiglio di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Ora, senza raggiungere le stesse vette di isteria nel sostenerlo, che il tempo corra più rapido di quanto si immagini è cosa acclarata e ce ne possiamo accorgere facilmente. In qualche modo, se ne accorse Alice. In qualche modo, è accorta nel pensarlo la Società rossoblù. Perché una buona parte delle prossime ambizioni del Bologna Fc 1909, passeranno attraverso la tempistica di risoluzione di due nodi/snodi essenziali: l’assunzione della guida tattico/tecnica (in sintesi, il prossimo “mister”) e l’eventuale vendita del gioiello di casa, Simone Verdi. Su quest’ultima vicenda, non sarebbe insano riflettere (chi di dovere) su di un possibile o, meglio, auspicabile colpo di scena: la permanenza del calciatore sotto le gonne protettive della signora Asinelli e della signora Garisenda. Oltre che dal punto di vista sportivo (immancabile, se si compete in un agone), varrebbe un salto di qualità anche nel settore della Comunicazione. Un settore del quale spesso si è sentito parlare e sparlare tra vie e viottoli della nostra città. Ma è un’idea buttata lì. En passant.
Tornando ai nodi, le due vicende intrecciano inevitabilmente le scelte che ne possono conseguire. Se fosse Inzaghi il prossimo Tecnico (al di là di dichiarazioni ufficiali che potranno arrivare solo alla fine del campionato del Venezia), è facile intuire che si stia già lavorando sulla sinergia delle volontà comuni: ovvero le volontà di Fenucci, Di Vaio, Bigon e dello stesso ex-bomber di Milan e Juventus. Più o meno, attraverso un passaggio di onde-radio fatte di desideri e obblighi: Inzaghi propone, Bigon dispone, Di Vaio sceglie e Fenucci decide. In un’azienda (fosse anche a caratura sportiva), una logica di questo genere avrebbe senso. E, salvo smentite dei protagonisti, così possiamo immaginare che sia.
Ora, a ritroso, si dovrebbe pensare che Fenucci (a seconda delle intenzioni di Saputo) proponga un budget a Di Vaio e Bigon i quali limiteranno o proporzioneranno la lista dei desideri di Inzaghi.  Un percorso che sembra tortuoso ma che, in realtà, segue una logica di efficacia e funzionalità.
E qui si avvince l’affaire Verdi. Dando per scontata la cessione del giocatore (salvo colpi di scena), il quantum è determinante nelle decisioni dei quattro precedentemente citati. Che poi sarebbero i scioldi ricavati, in termini più grevi ma ancora in memoria. Sarà quella quantità a determinare il “grosso”  delle scelte di mercato e allargare le maglie del budget proposto.
In questa analisi, le tempistiche sono fondamentali: dopodomani è giugno e di lì a un mese (il 6 luglio, per l’esattezza) il Bfc e il nuovo allenatore partiranno per la sede estiva (Pinzolo) del ritiro precampionato. Un buon precampionato (squadra al completo, all’inizio dei lavori) è fondamentale per la stagione che si va ad affrontare.
Dunque, più o meno un mese per arrivare nel migliore dei modi a quella data.
E speriamo che sull’erba fresca dei campi di Pinzolo non si veda correre un Bianconiglio allarmato.

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