Il Punto sul Bologna – Un Palacio da costruire

Partiamo dalle fondamenta. Il lavoro di Pippo Inzaghi è encomiabile. E nonostante la sconfitta di Cagliari, più o meno, sembra aver trovato la formazione titolare (anche se va considerata ancora l’assenza di Donsah che si potrebbe rivelare molto utile per questa formazione). Nagy nel ruolo di regista sta crescendo e potrebbe permettere al mister una diversa gestione di quel ruolo, potendo contare ora non solo su Pulgar. Svamberg è un’ottima “presa”. E si rivelerà, probabilmente, tra i migliori acquisti, alla fine del campionato. Così come sembra essere interessante la parallela crescita di Mattiello.
Tra queste belle sorprese, non si può non menzionare anche Santander che, pur non sembrando un attaccante da venti gol, il suo lo fa sempre, sbattendosi come da tempo non si vedeva in rossoblù in quello specifico ruolo.
Detta così non sembrerebbe una situazione difficile. Eppure lo è. E il motivo si manifesta immediatamente guardando la classifica. Un dato, in particolare: solo il Frosinone ha fatto meno gol di noi. Il Bfc, infatti, è riuscito a trovare la porta avversaria solo quattro volte: 2 di Santander, 1 di Mattiello e 1 di Orsolini. Poco, un po’ poco.
Soprattutto se si pensa al valore da attaccante dell’allenatore rossoblù. Insomma, quei 4 gol (realizzati in due uniche partite e tutte e due in casa) non permettono il salto di qualità che proprio Inzaghi giustamente pretende.
Ora arriveranno quattro partite, dopo la sosta, abbordabili sulla carta: Torino, a Sassuolo, poi l’Atalanta al Dall’Ara e a Verona contro il Chievo del neo mister Ventura.
Quattro partite che dovranno mostrare progressi sostanziali, soprattutto per quello che riguarda la visione della porta. Ma, in conclusione, Il ritorno di Palacio sembra sempre più fondamentale.

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