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Il Resto del Carlino – Arnautovic & Co: cosa non funziona nell’attacco del Bologna

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Comparando la scorsa stagione con l’attuale si può notare come il numero di gol segnati sia lo stesso, ma con un centravanti di ruolo in più. Il problema è chiaro: manca una “spalla del gol” dietro Arnautovic.

 

Come riportato da “Il Resto del Carlino” nell’articolo di Massimo Vitali, dopo due stagioni in cui il tecnico rossoblù lamentava il bisogno di un numero 9 vero, che potesse risultare decisivo per uno step in avanti della squadra, in questa stagione sono stati timbrati gli stessi gol della scorsa, 24 in 18 partite. Vista l’integrazione di una pedina così rilevante però, è da considerarsi un problema, verificatosi anche nel match contro la Juventus.                                                                           

Ci si poteva aspettare un momento di flessione della squadra che potesse rifiatare e magari perdere qualche punto per strada, tuttavia le tre sconfitte consecutive contro Torino, Fiorentina e Juve hanno affievolito l’ardore incontenibile dei tifosi, che stavano già sognando in grande. Bisogna sottolineare inoltre lo scarso apporto che Marko Arnautovic ha servito alla squadra in fase offensiva. L’austriaco infatti è stato protagonista di un solo tiro negli ultimi 180 minuti, servito solo a far riscaldare Szczesny. Arna però ha delle giustificazioni; in conferenza subito dopo la partita all’Olimpico Grande Torino ha ammesso di non essere al top della forma, per via di un dolore alla coscia e neanche con la Juventus ha potuto offrire il suo massimo viste le diverse corse difensive per aiutare i compagni.                                                                                          

Un altro problema affligge Mihajlovic, quello dell’unica punta su cui può fare affidamento (proprio lui, Marko Arnautovic), senza nessuna credibile alternativa. Per Federico Santander e Sidney Van Hooijdonk  pochi minuti ma nessuna vera  chance. “Arnautovic deve fare meno colpi di tacco ed essere più decisivo” ha ringhiato Miha ai microfoni dopo l’ultima prestazione, a riprova del fatto che Arnautovic ha ancora per la testa giocate preziose ma magari poco concrete e sappiamo che in Serie A per un attaccante l’obiettivo principale deve essere il gol.                                                                                                     

Il numero 9 è stata l’unica “vittima” di questa esortazione, visto che l’altro sotto la lente dell’obiettivo era Musa Barrow, che comunque con 5 gol e 4 assist all’attivo si presenta come la seconda forza offensiva dei felsinei, ma che ancora si prende ancora troppe pause durante il matchr, spesso assentandosi dal gioco. Tolto il periodo a cavallo tra settembre ed ottobre infatti il gambiano ha mostrato alcuni suoi limiti tecnici ma anche di personalità: spesso litiga con il pallone e non si capisce con i compagni di reparto, assentandosi dalla coralità del gruppo.                                                       

 Nota di demerito per Roberto Soriano in questo senso, visto che sta deludendo le aspettative, molto più dei primi due citati pocanzi. Il trequartista è ad oggi fermo solo a due assist e facendo un confronto con la scorsa stagione, dove a questo punto della stagione aveva già raggiunto 6 gol e 5 assist, si sta dimostrando il vero fattore mancante per far progredire il sistema di gioco dell’allenatore serbo. Perciò il resoconto è di 24 gol segnati e 31 subiti – anche qui stesso dato dell’anno passato – ed il Bologna si appropria della quattordicesima posizione tra tutti gli attacchi della Serie A. Per puntare all’Europa, come stanno dimostrando tutte le grandi squadre, serve una svolta proprio da questo punto di vista.

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