Bologna FC
Il Resto del Carlino – Barrow rincorre il Bologna di Signori e Cruz
Il Bologna post Covid ha fatto registrare un passo indietro su tutti i fronti (a livello statistico, ndr): ovvero alle voci media punti, gol subiti e realizzati. Il solo Barrow ha segnato con continuità (5 reti in 8 presenze), mentre Orsolini (1) e Palacio (0) si sono inceppati, con Skov Olsen, Santander e Sansone a secco. Nonostante ciò, la mano di Mihajlovic e di un Bologna a trazione anteriore si vede.
I numeri raccontano di come l’attacco rossoblù possa diventare il migliore degli ultimi vent’anni alla voce “gol segnati”. Servono 7 gol nelle ultime 3 giornate per migliorare il record del Bologna di Guidolin targato Signori e Cruz, che nella stagione 2000-01 viaggiò alla media di 1,441 gol a partita. Il Bologna di Baggio, Anderson, Kolyvanov, Kallon e Nervo resta irraggiungibile, considerando anche le 22 reti messe a segno dal Divin Codino. Ne fece addirittura 24 Di Vaio (stagione 2008-09), trascinando da solo i rossoblù verso la salvezza.
Ma i gol, da soli, non bastano: è l’equilibrio a far la differenza. Emblematico in tal senso il Bologna di Pioli dei 51 punti (stagione 2011-12), con i vari Di Vaio, Diamanti, Ramirez, Kone, Mudingayi e Perez; viaggiò alla media di 1,078 gol a partita ma, a fronte dei soli 41 gol segnati, ne subì 43 in 38 gare. Il Bologna di Sinisa è già oltre, sotto tutti i punti di vista: 48 i gol fatti, 58 quelli incassati. Dato, quest’ultimo, che rischia di pesare ulteriormente nel caso in cui i rossoblù non dovessero eguagliare i risultati dell’era Pioli (obiettivo ancora alla portata).
Il Bologna di oggi è più prolifico anche di quello di Gilardino, Diamanti e Gabbiadini, che univa giovani talentuosi ad un campione affermato in cerca di rilancio. Mix simile a quello attuale, che di campione affermato ne conta uno (Palacio) e di giovani talentuosi molti di più e di proprietà, fattore tutt’altro che secondario. Questo Bologna ha grandi margini di crescita e pure qualche record da tagliare di qui alla fine: dal superare i rossoblù di Signori e Cruz alla voce “gol segnati”, alla possibilità di superare in quanto a punti il gruppo di Pioli ed il record di punti dell’era Saputo (44). Tutte valide ragioni per non staccare la spina fino al termine del campionato.
Marcello Giordano – il Resto del Carlino
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