Il Resto del Carlino – Bologna, a Udine solo un incidente di percorso

È stato un pomeriggio amaro quello di ieri in casa Bologna. L’ultima gara di un 2023 da sogno con 66 punti in 41 partite di Serie A ha regalato ai rossoblù e ai tre 3 mila tifosi sugli spalti l’amaro finale: 3-0 dall’Udinese. Sconfitta senza appello, con poco nerbo, poca reattività e l’impressione di non essere mai entrati partita. I rossoblù sono andati in letargo: molli, disorganizzati distratti. Poco affamati.

Incidente di percorso 

Capita, non è la fine del mondo. Anzi. La sconfitta della Roma lascia il Bologna 5°, a -2 dalla Fiorentina quarta. Ancora c’è da terminare il girone di andata certo, ma un girone che alla 18^ dice Bologna 5° con 31 punti e solo 3 sconfitte in campionato, rimane un girone da incorniciare. Ieri a Udine è andata in scena la peggior versione del Bologna, complice anche qualche scelta di Motta. Il tecnico rossoblù si è preso “un turno di riposo”. Finora si faticava ad addebitargli qualcosa. Alla prima col Milan, con la rosa a metà era stato comunque un buon Bologna. Mentre a Firenze, nell’altra sconfitta, per lunghi tratti il Bologna aveva meritato anche la vittoria. Gli incidenti capitano, le ambizioni e le speranze rimangono intatte perché una sconfitta in un campionato da 38 partite, per fortuna, non cancella quanto di buono fatto prima.

Bologna, mai in partita 

Nei primi 20 minuti la gara in realtà è equilibrata, l’Udinese dà la sensazione di essere più aggressiva, ma non più pericolosa. Poi i minuti dal 20° al 21° danno una sterzata. L’apertura della ripresa, dopo un primo tempo gravemente sotto le attese, è una doccia fredda. Due gol e partita all’Udinese che si regala prima gioia casalinga della stagione. Al Bologna resta un’insignificante 76% di possesso palla che fotografa bene la partita dei rossoblù di fatto mai pericolosi. E ora testa alla prima del 2024, contro il Genoa, al Dall’Ara, con la voglia di riscatto.

Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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